RADICALI ROMA

“RINUNCIO A TUTTO. NON AL TEATRO”. questo lo slogan della prossima stagione dell’Eliseo di Roma

“RINUNCIO A TUTTO. NON AL TEATRO”:

questo lo slogan della prossima stagione dell’Eliseo di Roma.

 

di Lucio De Angelis

 

La stagione 2009-2010 del Teatro Eliseo di Roma è stata presentata giorni fa ai giornalisti e al pubblico con lo slogan “RINUNCIO A TUTTO. NON AL TEATRO”. In questo momento di grave difficoltà economica, in cui si devono affrontare rinunce grandi e piccole, non ci si può privare del “nutrimento” invisibile che viene dal Teatro e dalla Cultura.

 

Tutto lo staff e gli attori, presenti per parlare delle loro rappresentazioni, hanno accolto il pubblico, indossando delle rosse t-shirt con l’appropriato slogan, a dimostrazione che, nonostante la crisi, i tagli, l’indifferenza delle Istituzioni, l’Eliseo c’è, ancora una volta, con tutto il suo patrimonio di storia passata, di presente e di futuro.

 

Da qualche anno si dice che si vuole questo teatro aperto sempre, in grado di consolidare il suo rapporto con Roma e con il Paese; che si vogliono inserire elementi sempre più evidenti di rinnovamento della tradizione, lavorare in maniera seria sulla drammaturgia contemporanea, esplorare spazi artistici nuovi, non consueti per l’Eliseo, come la musica e la danza, ampliare gli orizzonti attraverso il rapporto con l’Europa e il mondo.

 

Investire energia in questa direzione è la risposta del Direttore Artistico Massimo Monaci alla crisi, ai tagli, all’indifferenza e lo si può fare solo a condizione che si rivoluzioni il metodo produttivo e che ci si apra alle sinergie con le realtà che operano in Italia.

 

Si potrebbe dire che la parola che più di altre delinea le scelte della stagione 2009/2010 del Teatro Eliseo sia “sinergia”. Non solo sinergia tra teatri e compagnie, ma anche tra arti, tra saperi, tra generi, che in qualche modo, in uno scambio fertile, si guardano, si abbracciano, vivono insieme, migliorandosi, l’uno con l’altro.

 

La “crisi” economica mondiale, europea, italiana, cittadina, del settore dello spettacolo dal vivo non ferma la creatività. Da ogni crisi occorre trarre delle opportunità, ed è questo il tentativo dell’Eliseo. .

 

I pilastri “concettuali” sono: classici e tradizione, sempre con un occhio al tempo presente; drammaturgia contemporanea con il respiro dei classici, anche in mano ai grandi attori della tradizione; intreccio tra teatro, musica, danza; attenzione alle nuove generazioni, e quindi teatro ragazzi e formazione.

 

I pilastri danno dunque il la al cuore dell’attività, che, come sempre, è la produzione, in particolare quella affidata a coloro che, insieme all’Eliseo, stanno facendo un percorso comune verso un nuovo modo di produrre e porsi nel “mercato teatrale” italiano.

 

Leo Gullotta sarà in tutta Italia, con un tour di quasi sette mesi, con “Il Piacere dell’Onestà”, campione d’incassi della stagione appena conclusa e comincerà a lavorare su un nuovo progetto insieme a Fabio Grossi; Valerio Binasco sarà in tour con “L’Intervista” di Natalia Ginzburg insieme a Maria Paiato, e intanto comincerà a lavorare su un’idea shakespeariana; Giancarlo Sepe proseguirà la sua esperienza di formazione con un laboratorio dedicato ad attori e pubblico legato al rapporto tra teatro e musica per poi impegnarsi in un nuovo lavoro di respiro internazionale legato al tango ed a Napoli; il teatro ragazzi, che quest’anno ancora una volta ha coinvolto decine di migliaia di bambini, svilupperà di nuovo la sua energia creativa.

 

Su queste basi, si vanno ad incastrare le relazioni con alcune delle realtà più importanti del panorama artistico italiano e della città di Roma, come Romaeuropa Festival, alcuni degli stabili pubblici più attivi (Torino, Marche, Napoli, Ert, Palermo), compagnie private di altissima qualità con le quali stringere alleanze durature, come Gli Ipocriti e Nuovo Teatro di Napoli.

 

Ecco dunque che, dalle fondamenta ai pilastri centrali fino ad arrivare alle mura, la nuova casa del Teatro Eliseo è costruita. Occorrono i titoli, gli attori, i registi, gli autori: Woyzeck nelle mani di uno dei più straordinari artisti a livello internazionale, William Kentridge, con uno spettacolo che gira il mondo da anni; Tosca e Massimo Venturiello con un connubio stralunato di teatro e musica; Cristina Comencini torna al teatro con una commedia scritta per Rossella Falk; Furio Bordon ci regala il ritorno all’Eliseo di Massimo De Francovich; Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro portano le atmosfere, i colori, i suoni, le musiche orientaleggianti di Bagdad e del Mediterraneo; Umberto Orsini interpreta Prospero  insieme anche a Rolando Ravello per la regia di Andrea De Rosa; Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon e Silvio Orlando ci fanno ridere con un graffiante testo di Yasmina Reza; un altro Shakespeare per uno dei registi/attori più eccentrici, Arturo Cirillo, con Danilo Nigrelli nella parte di Otello; Gianmarco Tognazzi in una notte all’insegna del divertimento amaro e surreale di Dürrenmatt; la tragedia greca nelle mani della grande Isa Danieli e del curioso Carlo Cerciello; la dissacrante e violenta opera di Antonio Tarantino nella ispirata interpretazione di Maria Paiato, Valter Malosti, Mauro Avogadro, Michele Di Mauro; un Goldoni elegantissimo nell’interpretazione di Galatea Ranzi; il ritorno dei fasti pirandelliani di Leo Gullotta; Vivien Leigh re-immaginata da Catherine Spaak; Nicola Piovani in concerto; la rentrèe di Copenhagen. E poi, ancora, Fausto Paravidino sull’orlo di Ibsen; una commedia d’amore per Giampiero Rappa e Filippo Dini; una riscrittura shakespeariana per Francesco Giuffrè; l’impegno civile di Pino Caruso e Dacia Maraini.

 

Info:   www.teatoeliseo.it