RADICALI ROMA

Roma: città di auto, assediata dal traffico

Roma è una città piena di auto (ce ne sono oltre tre milioni, e precisamente 3.269.466, e 366.850 motorini) ma le quattro ruote sono utilizzate soprattutto per andare in ufficio (77,6% dei casi). E’ quanto emerge dal primo “Rapporto Aci-Eurispes” sulla qualità della mobilità nelle province italiane. Pochi usano il taxi (il 57,2% dei romani mai) e ancora meno la bici (solo il 24%). La maggior parte di noi, tuttavia, usa sia la macchina che i bus, e per questo sono tantissimi i cittadini a lamentarsi del funzionamento dei mezzi pubblici (il 33,6% degli intervistati non ritiene assolutamente attendibili le informazioni sugli orari di transito dei mezzi): il problema del trasporto pubblico è infatti la questione più importante nell’ambito della mobilità.

I romani, però, non sono così “attaccati” alla macchina da odiare la Ztl, che viene “promossa”, mentre il fatto di essere obbligati a girare sulle quattro ruote fa sviluppare una forte antipatia per le strisce blu, che costano salate e “non aiutano affatto a trovare posti”. Uno dei risultati emersi dall’indagine è che, per diminuire il traffico, sarebbe opportuno pensare a un servizio di navette convenzionate che trasportino al lavoro i dipendenti, pubblici o meno.

Nonostante le dimensioni enormi del traffico romano, i provvedimenti anti-smog presi dal Campidoglio sembrano ancora insufficienti: per qualità dell’aria Roma si piazza all’85esimo posto, fra tutte le province laziali. E nella Capitale le centraline antismog sono troppo poche: 0,7 ogni 100 abitanti, contro ad esempio le 11 di Aosta. Inoltre, per quanto riguarda il soccorso stradale siamo a livelli di emergenza: ci sono solo 0,19 ambulanze per mille abitanti, (ovvero 1 ogni cinquemila abitanti).