RADICALI ROMA

Roma, decentramento. Staderini: no alla City politica e accorpare i Municipi

  Un ripensamento dei confini dei Municipi di Roma è opportuno, ma occorre andare nella direzione opposta di quella indicata dall’Assessore D’Ubaldo: ridurne il numero attraverso accorpamenti anziché smembrare gli esistenti.
 
Solo così avremo un decentramento vero delle funzioni oltre che un bel risparmio in termini di costi amministrativi e della politica.
Ad esempio, i confini del Municipio I vanno estesi a Prati e San Lorenzo, omogenei per realtà socioeconomica e funzione urbanistica, mentre II e III  Municipio potrebbero fondersi.
 

Sono assolutamente contrario alla City politica, con cui si legalizzerebbe l’aberrante occupazione del centro storico da parte di istituzioni ingorde.

Sarebbe come creare una “città proibita”; Roma non è Washington.
 
È urgente, al contrario, programmare il trasferimento di Ministeri & co al di fuori del Municipio I, oggi soffocato dalla loro presenza e snaturato per l’incredibile crescita dei palazzi della politica: + 600% negli ultimi 15 anni.
Purtroppo l’area individuata da Piccinato per lo SDO è oramai invasa dalla speculazione edilizia, ma ci sono ancora soluzione alternative.