RADICALI ROMA

Roma: domani 11 marzo, in via del Seminario, assemblea permanente per definire e intraprendere iniziative nonviolente per il ripristino della legalità costituzionale violata…

Mercoledì 11 marzo, a partire dalle ore 14.00, come cittadini, parlamentari, democratici, ci riuniremo in via del Seminario, dove ha sede la Commissione Parlamentare di Vigilanza, per decidere, in una sorta di assemblea permanente di “autoconvocati per la democrazia e lo stato di diritto”, le iniziative nonviolente da intraprendere e da portare a termine, senza escludere quelle che possono portarci ad essere denunciati, arrestati, processati.

 

 

Per 43 volte in dieci anni, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha accolto le denunce Radicali nei confronti della RAI-TV per violazioni degli obblighi di legge, di norme, indirizzi, contratti di servizio della Concessionaria del servizio pubblico. Nel corso di questi dieci anni, abbiamo redatto corposi e dettagliati dossier che documentano in modo ineccepibile e incontestato come il movimento radicale sia stato pressoché azzerato, escluso dall’informazione e dall’approfondimento politico, gli sia stato impedito di poter essere conosciuto e valutato dall’opinione pubblica.

 

 

In particolare, nell’ultimo anno, la galassia radicale, è stata pressoché azzerata, esclusa, marginalizzata, ostracizzata. Mai, alla vigilia di una campagna elettorale, ci siamo trovati come nella situazione attuale: sono state abolite le tribune politiche, le trasmissioni dell’accesso; aboliti gli indirizzi della Commissione Parlamentare di vigilanza persino in occasione di tornate elettorali come le elezioni regionali in Abruzzo e in Sardegna.

 

 

Il Presidente della Repubblica, che all’epoca dell’iniziativa nonviolenta di Pannella e dei radicali sulla incredibile vicenda della mancata elezione del giudice mancante alla Corte Costituzionale e della farsesca vicenda della Commissione di Vigilanza, aveva parlato e scritto in comunicati ufficiali di “inderogabili doveri costituzionali da adempiere”, oggi, pur permanendo la totale inadempienza, sembra disarmato e incapace d’intervento.

 

 

Contro questa situazione di inaudita illegalità costituzionale, noi Radicali abbiamo fatto di tutto: scioperi della fame e della sete, occupazione di luoghi istituzionali, iniziative giudiziarie. Oggi, lo diciamo sinceramente, non sappiamo più cosa fare per interrompere la flagranza dell’attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, ma sappiamo che è nostro dovere intervenire per non essere complici della violazione delle più elementari leggi della democrazia. Cercheremo di comprendere, come abbiamo sempre fatto, in che modo la lotta nonviolenta possa supplire alla mancanza di iniziativa delle più alte cariche dello Stato e come possa essere ancora utilizzata per il ripristino della legalità violata, e per la tutela dei nostri indiscutibili diritti, di radicali e di cittadini.