Alle ore 11:00, Daniele Capezzone (segretario Radicali Italiani) e Silvio Viale (Comitato Nazionale Radicali Italiani) terranno una conferenza stampa.
Capezzone e Viale hanno dichiarato:
“Etichettarci come “quelli dell’aborto facile” è tanto comodo quanto sbagliato: da quarant’anni i radicali si battono per un’educazione sessuale corretta e completa, condizione sine qua non per una maternità (e una paternità) cosciente e responsabile. La vicenda della pillola del giorno dopo – come, d’altro canto, quella della RU486, che, stante l’ignoranza in materia, è confusa con la prima, persino dal coltissimo on. Bondi – dimostra che c’è ancora molto da fare: c’è voluta la trasmissione “Matrix” per dimostrare che in buona parte degli ospedali romani, nei pronto soccorso, viene negata la ricetta del Norlevo, senza alcuna spiegazione tranne quella di appellarsi all’ “obiezione di coscienza”, prevista, però, solo dalla legge 194 sull’aborto; c’è voluta la determinazione dell’associazione “Radicali Roma” perché finalmente la Procura aprisse un fascicolo su questo scandalo, che costringe ogni notte migliaia di giovani a umilianti e affannose peregrinazioni (ricordiamo che l’effetto della pillola diminuisce con il passare delle ore dal rapporto sessuale).
Di fronte a tutto questo, la nostra richiesta è semplice: si abolisca l’obbligo della ricetta medica, il Norlevo sia considerato medicinale da banco, reperibile in tutte le farmacie. E poi si istituiscano corsi di educazione sessuale nelle scuole (vero, ministro Moratti?) e si abbassi il prezzo esoso dei preservativi”.