RADICALI ROMA

Roma, Politiche abitative: sintesi conferenza stampa di Turco e Staderini

Partecipanti:
– On. Maurizio Turco, deputato della Rosa nel Pugno
– Avv. Mario Staderini, capogruppo della Rosa nel Pugno al Municipio I-Roma Centro storico
– On. Gianluca Quadrana, capogruppo della Rosa nel pugno al Comune di Roma
– Cittadini sfrattati da Vaticano, enti ecclesiastici, Onlus

Il 31 agosto termina la “tregua estiva” degli sfratti deliberata dal ministero dell’Interno, e sarà discusso in Consiglio dei ministri un eventuale decreto di proroga e il disegno di legge proposto dal Ministro Ferrero in materia di alloggi sociali.
La conoscenza dei dati relativi all’intero patrimonio immobiliare italiano, pubblico e privato, è condizione indispensabile per ogni intervento o programmazione pubblica.

LE PROPOSTE DELLA ROSA NEL PUGNO

1. Censimento da parte del Governo e del Comune del patrimonio immobiliare privato (oltre alla definitiva ricognizione di quello pubblico):
– quante case e di chi sono
– se occupate o sfitte
– verifica su titolarità case popolari

2. Informatizzazione come base per un servizio pubblico:
– nel merito, di conoscenza per le Istituzioni (per programmare politiche abitative; per intervenire nel caso di eventuali calamità o per rifugiati) e di informazione ai cittadini sulla disponibilità di alloggi in affitto o in vendita
– nel metodo, con la partecipazione diretta della cittadinanza

3. Verifica attuazione delibera 110/2005 del Consiglio comunale (“Deliberazione programmatica sulle politiche abitative e sull’emergenza abitativa nell’area comunale romana”) relativamente all’obiettivo del Comune di “promuovere incontri con la proprietà di alloggi sfitti e di immobili abbandonati occupati e le parti sociali, per proporre un accordo che preveda, ove possibile e necessario, la messa a norma degli alloggi o immobili da case comunali, previa destinazione di quota parte alla locazione a canone concordato e “solidale” per un periodo di tempo da definire in sede di stipula di accordo”

IL CASO “VATICANO”

Sono almeno 2000 gli enti ecclesiastici proprietari di immobili a Roma.
Nel Centro storico di Roma possiedono negozi, appartamenti, interi stabili pregiati, che rendono il Vaticano in senso lato un player determinante per qualsiasi politica abitativa, oltre che per l’evoluzione del mercato stesso.

Trattandosi di enti della S.Sede, enti ecclesiastici ed Onlus, i proprietari degli immobili hanno la riduzione del 50% dell’Ires, ovvero dell’imposta sul reddito cui vanno ricondotti i redditi fondiari derivanti da affitto di immobili. Se la registrazione al Catasto è di “casa popolare” ulteriori agevolazioni fiscali sull’Ici.

In occasione del Giubileo 2000 lo Stato italiano ha erogato alcune migliaia di miliardi di vecchie lire per la ristrutturazione e la costruzione di proprietà ecclesiastiche.

Da allora sono aumentate esponenzialmente le capacità ricettive, anche a fini commerciali, di Istituti religiosi di ogni sorta (in una brochure del Comune di Roma sono recensite oltre 100Case per ferie gestite da religiosi).

LE PROPOSTE DELLA ROSA NEL PUGNO

4. Verifica dell’utilizzo dei fondi erogati per il Giubileo a strutture ecclesiastiche
5. Verifica dopo sei anni del rispetto delle destinazioni d’uso per cui i fondi erano stati assegnati
6. Indagine sull’Impatto nel settore del Turismo della crescita esponenziale di strutture ricettive commerciali di proprietà ecclesiale.