La revoca del patrocinio al Roma Pride ha tutta l’aria di essere il primo atto ufficiale di attacco ai diritti e alle libertà da parte della destra che governa la Regione Lazio”.
Così in una nota Alessandro Capriccioli e Massimo Farinella, rispettivamente segretario e membro di direzione di Radicali Roma.
“Utilizzando una serie di motivazioni contorte e pretestuose, tra cui spicca per ipocrisia e surrealtà la supposta mancanza di ‘rispetto delle sensibilità dei cittadini del Lazio’ (quali, esattamente, non è dato sapere), il presidente Rocca afferma quello che in molti temevamo: nel Lazio a maggioranza Fratelli d’Italia e Lega, al di là di inconsistenti e generiche rassicurazioni, l’obiettivo è smontare, pezzo dopo pezzo, conquiste civili e politiche rese possibili da anni di lavoro, di militanza e di lotte. Il fatto che la regione della capitale del paese neghi il patrocinio al Pride per la prima volta dopo più di dieci anni (il patrocinio fu accordato anche dalla Giunta di destra presieduta da Renata Polverini) è un segnale sconcertante, che apre la strada a una vergognosa stagione illiberale e che sabato 10 giugno ci porterà a essere in piazza con convinzione, se possibile, ancora maggiore”.