RADICALI ROMA

Roma, radicali: votare delibere iniziativa popolare dimenticate

(Velino) – Nove delibere di iniziativa popolare, sottoscritte complessivamente da quasi 100mila persone, depositate da anni in Consiglio comunale e non ancora discusse. Questa la situazione nella Capitale del principale istituto di democrazia partecipativa denunciato dai radicali, che nel corso di una conferenza stampa hanno puntato l’indice contro la prassi di tenere nel cassetto più di quanto consentito dalle proposte dei cittadini. Nonostante il regolamento sulla partecipazione, che il Campidoglio ha approvato più di un anno fa, preveda infatti un termine massimo di sei mesi per la discussione e la loro votazione, molte delibere restano lettera morta per anni, tradendo così l’impegno di molti cittadini per un reale coinvolgimento nel processo legislativo del Comune. Fra queste, denunciano i radicali, il diritto al voto ai cittadini stranieri, il piano regolatore delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico o l’uso sociale del Santa Maria della Pietà. Anche nei casi in cui le delibere d’iniziativa popolare sono state calendarizzate, votate e approvate dall’aula Giulio Cesare, però, l’esito non è stato migliore. I documenti infatti difficilmente vengono tradotti in provvedimenti dal sindaco o dagli assessori competenti, come mostra il caso della delibera sulla Mobilità su ferro a Roma est, che è stata approvata quasi due anni fa ma non ha ancora avuto alcuna conseguenza pratica.
“È scandaloso che il difensore civico Ottavio Marotta, una figura che esiste da anni nella Capitale, non prenda atto di questa condizione di illegalità – attacca il segretario dei radicali Roma, Massimiliano Iervolino –. Nonostante la possibilità di prendere anche l’iniziativa personale senza dover attendere una segnalazione, infatti, non è intervenuto mai su questa vicenda. Evidentemente Marotta non si trova in una condizione di imparzialità, come dimostra il suo curriculum, dal momento che oltre a essere stato l’ideatore della Lista civica Veltroni, dal 1999 al 2003 ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della Fondazione Musica per Roma”. Vicenda che secondo Iervolino riapre il problema “tra controllato e controllore”. I radicali, insieme a diverse associazioni, hanno scritto un appello al sindaco Walter Veltroni e al presidente del Consiglio comunale, Mirco Coratti, per chiedere una riunione straordinaria dell’aula Giulio Cesare in cui discutere tutte le delibere di iniziativa popolare non ancora calendarizzate. Per la fine del mese di gennaio, inoltre, è previsto in Campidoglio un sit in per manifestare contro questa situazione di stallo legislativo.