RADICALI ROMA

Roma: tra le grandi città è la più ecologica

 Rapporto annuale di Legambiente-Sole 24 Ore sull’ecosistema urbano, che attesta Roma nella graduatoria generale come prima tra le grandi citta’ italiane per vivibilita’, dimostra come la qualita’ ambientale della nostra citta’ sia in continuo miglioramento”. Cosi’ il sindaco di Roma Walter Veltroni commenta i risultati del Rapporto annuale di Legambiente sull’Ecosistema urbano, pubblicati oggi dal Sole 24 ore.

”Il fatto che Roma sia, tra le grandi citta’, la migliore dal punto di vista ambientale e che avanzi di 8 posizioni rispetto allo scorso anno nella classifica generale, ci riempie di soddisfazione – ha aggiunto Veltroni – e, nello stesso tempo, ci impegna a intensificare gli sforzi per raggiungere ulteriori risultati concreti. Le scelte di questa amministrazione in materia ambientale, dalle ztl che chiudono al traffico privato, all’ampliamento delle zone verdi, all’obbligo di pannelli fotovoltaici per la costruzione di nuovi edifici, ai primi 200 nuovi bus a metano già in strada, stanno dando risultati riconosciuti da tutti”.

“Sul fronte della qualita’ dell’aria – ha continuato il sindaco – il dossier dimostra come quello degli agenti inquinanti sia un emergenza che coinvolge tutte le citta’, grandi e piccole, ma nonostante questo, Roma sta registrando significativi successi. Raggiunti questi risultati, e’ ora arrivato il tempo delle grandi infrastrutture per la mobilita’ sostenibile. A Roma, nei prossimi anni, sara’ chiuso l’anello ferroviario, saranno in funzione due nuove linee metropolitane, gia’ in corso di realizzazione, e un terza la cui assegnazione e’ in fase ormai avanzata. Tutto cio’, insieme ai grandi parcheggi che realizzeremo ai margini del centro storico e che una volta completati trasformeranno il cuore di Roma nella più grande isola pedonale del mondo, rappresenta il traguardo di una città sempre più ecosostenibile”.

IL RAPPORTO
L’inquinamento atmosferico da un anno all’altro non e’ praticamente cambiato, rimanendo a livelli d’allarme, la congestione e’ sempre la stessa, mentre il trasporto pubblico locale perde passeggeri, la produzione di rifiuti e’ aumentata e non e’ affatto compensata dal timido segno piu’ davanti al trend della raccolta differenziata (+1,7% tra 2006 e 2005).

Questa la figura scattata da Ecosistema Urbano 2007, il rapporto presentato oggi da Legambiente che promuove Bolzano, Mantova e La Spezia come le citta’ piu’ sostenibili, mentre L’Aquila, Taranto e Catania risultano le peggiori. Prendendo ad esempio l’aria, i valori di biossido di azoto sono oggi superiori ai limiti di legge in 43 comuni rispetto ai 38 dello scorso anno, mentre per le polveri sottili, il livello dell’allarme sanitario e’ stato superato in 24 citta’ (solo due in meno rispetto all’esame del precedente ecosistema urbano).

La mobilita’ e’ la stessa di sempre – rivela la ricerca – lo dimostra il fatto che il consumo di carburante, indicatore che da’ la misura del ricorso all’auto privata per gli spostamenti, si mantengono stabili, e che il trasporto pubblico continua ad avere uno scarso appeal per i cittadini: la media annuale di viaggi per abitante scende da 89 a 88 l’anno, nemmeno un’andata e ritorno a settimana. Altri sintomi di non cambiamento arrivano dal ciclo delle acque: la depurazione degli scarichi civili e’ ferma al 79% come nel 2005 e sono ancora 9 le citta’ dove il numero di abitanti allacciati alla rete fognaria e’ inferiore al 50% della popolazione.

Invariate, poi, le perdite della rete idrica, che passano da un anno all’altro dal 30% al 31%. Stazionari i consumi elettrici domestici, con una contrazione delle regioni settentrionali e una crescita nelle regioni meridionali. I rifiuti prodotti continuano invece a salire in maniera preoccupante, rileva Legambiente, quasi il 2% in piu’ in valore assoluto rispetto al dato dello scorso anno della produzione complessiva (614 Kg/ab/anno contro gli attuali 625). Migliora di pochissimo il dato relativo alla raccolta differenziata che si attesta al 21,7% rispetto al 20% della scorsa edizione ma ben lontano dal 35% della soglia di legge.

Irrisolta rimane la questione dell’abusivismo edilizio: l’ultimo censimento realizzato da Legambiente ha stimato la realizzazione di oltre 40mila costruzioni abusive, e il prezzo piu’ alto lo pagano ancora una volta le 4 regioni a tradizionale presenza mafiosa (Calabria, Campania, Sicilia e Puglia) dove si concentra il 55% delle nuove costruzioni abusive.

Eppur qualcosa si muove. La densita’ automobilistica prima di tutto. Dopo anni di continua crescita, nel 2006 si registrano circa 400mila auto in meno nelle città rispetto al 2005. Tuttavia – rileva Legambiente – il dato non e’ in grado di far calare considerevolmente il dato medio nazionale delle auto in circolazione: l’anno scorso c’erano 63 auto ogni 100 abitanti, ora ce ne sono 61 e in quattro città (Roma, Pordenone, Viterbo e Aosta) si oltrepassano le 70 vetture per 100 abitanti. Altrettanto interessante in un contesto in cui mancano misure strutturali per la mobilita’ sostenibile, e’ la crescita delle isole pedonali: 0,31 metri quadri per abitante (erano 0,28 lo scorso anno), e 7 sono i comuni che superano la soglia di 1 metro quadro per abitante.

Tra le grandi citta’, oltre al caso eccezionale di Venezia, spicca Roma, che dichiara 364mila metri quadri di spazio per i pedoni, male invece Milano che si ferma a numeri da piccolissima: appena 120mila metri quadri di superficie pedonalizzata. L’estensione media complessiva delle zone a traffico limitato – rileva il rapporto di Legambiente – oltrepassa i 4 metri quadri per abitante. Undici capoluoghi hanno Ztl che si estendono per piu’ di 100 ettari. Tra questi spiccano, Bergamo, che mette a disposizione di ogni abitante oltre 46 metri quadri di superficie chiusa al traffico e Roma, prima tra le grandi citta’.

I chilometri di piste ciclabili, altro dato in crescita, sono quasi 1.700 (1.133 in sede propria e 558 in corsia riservata), mentre sono 797 i chilometri di percorsi misti pedonali e ciclabili, invece la presenza di zone con moderazione di velocita’ a 30 Km/h e’ segnalata in 18 citta’, cinque in piu’ dell’anno scorso con un’estensione complessiva di 222 Km.

L’INDAGINE
Domani in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera sarà dato il via a un’indagine parlamentare conoscitiva sulle conseguenze ambientali e sanitarie causate dall’inquinamento urbano e dallo smaltimento dei rifiuti. Ne ha dato oggi notizia il presidente della Commissione Ermete Realacci durante la presentazione di ”Ecosistema Urbano”.

”L’indagine conoscitiva – ha spiegato Realacci – riguardera’ anche le aree a rischio delle zone industriali e anche i siti con scorie radioattive. Si tratta – ha aggiunto il deputato della Margherita – di emergenze che sono all’origine di migliaia di vittime ogni anno”. L’indagine sara’ realizzata anche in collaborazione con l’Anci, l’Oms, il Cnr, l’Istituto superiore di Sanita’. Domani sara’ definito un calendario di massima.