RADICALI ROMA

Rosa nel pugno, astensione ad oltranza

ROMA – La Rosa nel Pugno ha iniziato ad astenersi in Aula da tutte le votazioni sugli articoli e relativi emendamenti alla Finanziaria. Lo ha annunciato il capogruppo a Montecitorio della Rnp, Roberto Villetti, spiegando che si tratta di una decisione «per fare pressione sul governo, e sulla maggioranza» per ottenere un cambiamento di marcia rispetto ai tagli previsti nella manovra per ricerca e università. Un tema, questo, che nei giorni scorsi aveva portato alla presa di posizione della senatrice a vita Rita Levi Montalcini, che aveva minacciato il suo voto contrario alla Finanziaria se non fosse stato modificato il capitolo relativo ai finanziamenti della ricerca (■ Ascolta le parole della senatrice).

«LA COPERTURA CI SAREBBE» – Per Villetti, la copertura necessaria a finanziare la ricerca sarebbe assicurata dalla liquidazione di Sviluppo Italia «da cui si potrebbero ricavare più di 800 milioni di euro» e dalla reintroduzione dei pagamenti Ici per agli immobili della Chiesa non destinati esclusivamente ad attività di culto. Interpellato sull’argomento, il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica Fabio Mussi non ha voluto pronunciarsi. «Oggi è una giornata di silenzio», ha detto.
L’UDEUR: «ALLORA VIA DAL GOVERNO» – L’annuncio di Villetti ha subito scatenato la reazione dell’Udeur: «Se la Rosa nel Pugno dice che si astiene nelle votazioni sulla Finanziaria – è il commento del presidente dei deputati, Mauro Fabris -, allora la Bonino deve sospendersi da ministro…». E’ la «provocazione». «In una maggioranza seria non sono accettabili ricatti come quello attuato oggi dalla Rosa nel pugno – ha aggiunto Fabris -. I finanziamenti a università e ricerca scientifica non sono un problema solo della Rnp, tutta l’Unione è impegnata a risolvere il problema. L’atteggiamento della RNP è quindi ancor più censurabile e dettato meramente da una ricerca di visibilità».