RADICALI ROMA

SCELTA DAVVERO MISERABILE

Scelta davvero miserabile. Miserabile quanto la politica di regime partitocratico, subalterna e priva d’animo e d’anima. Non c’è che da prenderne atto e chiudere una putrefatta storia di prevaricazioni, violenze, inciviltà.

Roma, 30 marzo 2005

“Da e per decenni, abbiamo sottolineato che i grandi, appassionanti e appassionati confronti fra Radicali e Gerarchie ecclesiastiche cattoliche sull’aborto, sul divorzio, su etiche, moralità, costumi religiosi umani, personali, sessuali, tutto questo ha “unito” la nostra società italiana.

Avevamo sin qui affermato, in ogni sede, parlamentare, referendaria, politica, essere stati “Chiesa” e Radicali, uniti anch’essi da stesse urgenze, stesse domande, uniti contro le masse degli indifferenti, degli estranei ai grandi interrogativi civili e umani del nostro tempo, agli assenti, ai silenziosi o silenziati, irresponsabili per scelta; indipendenti, forse, ma certo non-liberi.

Siamo stati uniti, e lo restiamo anche nelle risposte a quelle urgenze ed a quelle domande con la grande maggioranza dei credenti cattolici, tanto quanto con loro opposti alle scelte delle Gerarchie ecclesiastiche. In tal modo rendendo per unanime riconoscimento davvero europea, la storia contemporanea del nostro Paese.

Ora assistiamo ad un evento di portata storica di segno opposto:

Le Gerarchie Vaticane ed ecclesiastiche tentano oggi una rivincita, di stampo assolutista e sanfedista, e tentano di imporre a tutti i cattolici e credenti di unirsi, di aggiungersi al campo degli indifferenti, degli irresponsabili, degli estranei, per scelta, ad ogni impegno morale, civile, democratico nel nostro paese.

Tale scelta costituisce un ritorno alle più inique scelte della storia del potere Vaticano, nei suoi peggiori momenti di prevaricazione clericale e violenta contro ogni libertà di ricerca di coscienza, di scienza, di fede.

Così metodi, mezzi e obiettivi rappresentano la realtà odierna Vaticana: Scelta miserrima che trova in se stessa la sua propria condanna, per altri “la sua propria dannazione”. Non c’è che da prenderne atto e chiudere questa putrefatta partita”.

Marco Pannella