RADICALI ROMA

Scontro Boselli-Rutelli «Braccio armato di Ruini»

«Rutelli è il braccio armato di Ruini». Come se non bastasse la polemica aperta con Fausto Bertinotti, ora la Margherita deve vedersela con l’attacco a tutto campo del leader socialista Enrico Boselli. E si apre un nuovo fronte, a dir poco insidioso, nelle trattative ancora non risolte sul programma dell’Unione. L’affondo è in risposta ad un editoriale di Europa, il giornale della Margherita, in cui si parla dello Sdi come di «un’imbarazzante appendice dei radicali» e dello stesso Boselli come di un politico ormai «plasmato» da Marco Pannella ed Emma Bonino «a loro immagine e somiglianza». In virtù dell’accordo sui contenuti della nuova formazione creata insieme e cioè la Rosa nel Pugno.

 

 

 

  CLERICALISMO – Le parole del leader dello Sdi sono taglienti: «Rutelli, per interposta persona e attraverso un corsivo non firmato, fa un ritratto caricaturale della Rosa nel Pugno che è degno del migliore clericalismo ammantato di perbenismo. Potremmo replicare con lo stesso tono definendo Rutelli come il braccio armato del cardinal Ruini, visto che lui ci ha definito “imbarazzante appendice dei radicali».

 

 

 

 Boselli accusa Rutelli di «non entrare nel merito dei problemi» ma di lanciare «un’offensiva propagandistica». Definisce la Margherita «un partito con una forte caratterizzazione confessionale» e difende il rapporto tra socialisti e radicali definito «unica vera novità politica volta a difendere la laicità dello Stato».

 

 

 

 Ma qua1i sono i «problemi» di cui bisognerebbe entrare nel merito? Il leader dello Sdi ne parla con chiarezza ai microfoni di Radio24: «Prima di tutto l’abolizione del bonus a favore delle scuole private: è anticostituzionale. E poi il rafforzamento della scuola pubblica». Ma anche i Pacs.

 

 

 

  PACS – Sui patti di convivenza ieri è nuovamente intervenuto anche il radicale, nonchè compagno di partito di Boselli, Daniele Capezzone: «Per la Rosa nel Pugno sono un obiettivo irrinunciabile nei primi 100 giorni di attività del nuovo governo e del nuovo Parlamento». Proprio il contrario di ciò che pensa il responsabile enti locali della Margherita, Giuseppe Fioroni: «Non si è mai parlato di Pacs e mai se ne parlerà. E non va bene che la rosa radicalsocialista nasca caratterizzandosi su cose che rischiano di spaccare la coalizione». Altro obiettivo dei primi 100 giorni di governo del centrosinistra, secondo Capezzone, è la cancellazione della nuova legge sulla droga, appena approvata insieme al decreto sulle Olimpiadi di Torino: «Se l’Unione vince bisognerà cassare subito la legge».

 

 

 

  NUCLEARE – In altre parole, sui contenuti del programma nell’Unione c’è ancora battaglia. E non ci sono solo le richieste di Bertinotti e gli affondi della Rosa nel Pugno. Avanza ora, sempre contro la Margherita, anche il fronte ecologista. Avverte il portavoce dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio: «Se non ci sarà un “no” chiaro al nucleare noi non firmeremo il programma. Rutelli si rimangi quelle baggianate perché non esiste che si vada a raccontare in giro che vogliamo le centrali nucleari con le scorie un po’ più sicure. Non sta nè in cielo nè in terra. Spero si sia trattato di un errore».