RADICALI ROMA

Se i 4 pilastri di Alemanno sono questi, si rischia il crollo

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma

Se “i pilastri fodamentali per far rinascere Roma” sono quelli elencati oggi da Alemanno rischiamo il crollo. Per il risanamento finanziario del comune il sindaco e il governo hanno avviato una procedura in deroga alla legge che a distanza di tre anni non ha ancora quantificare l’importo del debito pregresso del comune. Forse 12 miliardi, forse 16 ci informa un articolo sul Sole 24 ore di pochi giorni fa. Ma soprattutto questa procedura è avvenuta al di fuori di ogni controllo democratico e istituzionale: nessun documento ufficiale è stato pubblicato e fornito nè al parlamento, che pure lo ha richiesto, nè tantomeno all’assemblea capitolina. A che punto è l’attuazione del piano di rientro? A cosa serve l’anticipazione richiesta alle banche, quali banche la erogheranno al comune e a quali condizioni?
Alemanno fornisca un resoconto dei tre anni di attività della gestione commissariale prima di presentarsi come il risanatore.
Gli altri “pilastri” sono altrettanto inconsistenti. La riforma istituzionale di Roma Capitale è stata rinviata e ha portato solo al cambio della carte intestanta del comune; le grandi opere sono promesse, ipotetiche date di fine lavori buone per le campagne elettorali; la sicurezza ha la forma dell’abuso delle ordinanze proibizioniste e anticostituzionali; il decoro infine ha il volto del sindaco che invade tutti gli spazi e i muri dei palazzi storici con i manifesti abusivi delle organizzazioni fiancheggiatrici, proprio oggi e persino di fronte alla scalinata del Campidoglio.