RADICALI ROMA

Se il corteo di pace diventa grido di violenza

”Roma considera deliranti e inaccettabili gli slogan che ancora una volta hanno purtroppo sporcato la memoria degli italiani uccisi in Iraq da mano assassina”. E’ questo il durissimo commento del sindaco di Roma Walter Veltroni agli slogan urlati nel corso della manifestazione per la pace Palestina che ha sfilato oggi a Roma.
”Roma ha abbracciato i caduti di Nassiriya al momento del loro ritorno in Italia – ha ricordato Veltroni – e li ha sempre ricordati con dolore ed affetto, come e’ accaduto proprio l’altro giorno in una scuola di Roma insieme ad alcuni loro colleghi”. Dunque ”e’ intollerabile che il sacrificio di uomini giustamente definiti come esempio dal presidente della repubblica, venga oltraggiato cosi’ sconsideratamente”.

I fatti

Al grido di “10, 100, 1000 Nassiriyah”, nel pomeriggio infatti sono stati bruciati da alcuni manifestanti che partecipavano alla manifestazione per la pace in Palestina, tre fantocci raffiguranti rispettivamente un soldato italiano, uno americano ed uno israeliano. Alle fiamme anche una bandiera rossa con la svastica. “Questa è una manifestazione anti-fascista – ha gridato dall’alto del camion uno degli speaker – anti-nazista ed anti-imperialista”. Il segretario del Pdci Oliviero Diliberto che ha aderito alla manifestazione nella capitale, prende le distanze: “Chi grida quegli slogan e chi compie quei gesti è un nemico della causa palestinese”.

La pace in Medio Oriente e la questione palestinese sono stati al centro di due diverse manifestazioni organizzate dalle forze dell’Unione e dell’associazionismo. A Milano l’iniziativa è stata organizzata dalla Tavola della Pace e ha scelto come slogan la “pace e la giustizia in Medio Oriente”. Quella di Roma, organizzata dal Forum Palestina appoggiata dai centri sociali è invece espressamente di “solidarietà per il popolo palestinese”.
Uno sdoppiamento questo che secondo l’opposizione conferma ancora una volta le forti divisioni interne al centrosinistra. “Ancora una volta scendono in piazza due sinistre – ha commentato il leader di An Gianfranco – quella moderata e quella massimalista”.

La manifestazione di Milano

Alla prima, quella nazionale, hanno aderito numerose organizzazioni, circa 500, e i partiti dell’Unione: Ds, Margherita, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Verdi, Sdi, i Repubblicani della Sbarbati e i Comunisti italiani. Questi ultimi si sdoppiano aderendo, ma anche privilegiando il corteo di Roma, tanto che il loro segretario Oliviero Diliberto ha scelto di sfilare per le vie della capitale insieme all’Ucoii, i sindacati di base e i centri sociali.
Ad aprire il corteo di Milano, al quale hanno aderito anche i sindacati confederali Cgil e Cisl, è stato uno striscione con la scritta: “Palestina-Israele. Due popoli due stati. Stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza”. A caratterizzare la manifestazione romana
sono invece le bandiere palestinesi. “Vorrei chiarire un aspetto – ha affermato il segretario dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto – se critico il governo israeliano, e io lo critico, questo non vuol dire che sono anti israeliano, così come quando criticavo il governo Berlusconi non ero certo anti italiano”.