RADICALI ROMA

Sgombero Rom via Belmonte Castello, nuovo amarcord destrorso

Dichiarazione di Paolo Izzo, Segretario di Radicali Roma
e di Leonardo Molinari, Direzione di Radicali Roma

Lo sgombero forzato di 20 famiglie Rom, tra cui 40 bambini al di sotto dei 12 anni, in totale 90 persone, avvenuto ieri mattina presso l’insediamento informale di via Belmonte Castello (Roma est), segna un altro passo falso della Amministrazione capitolina nel dialogo con le comunità Rom e Sinti, e non lascia intravedere alcuna discontinuità con le modalità securitarie ed emergenziali – oltre che violente – della Giunta Alemanno, come già denunciavamo in occasione del primo sgombero voluto da un sindaco Ignazio Marino appena eletto, in quel di via Salviati. Come Radicali Roma, stiamo seguendo da molto tempo le vicende di queste poche centinaia di persone che, pur stanziando da tempo in luoghi fissi, anche se cosiddetti “informali”, vengono chiamate erroneamente “nomadi” e, anzi, vengono rese tali dai continui spostamenti coatti, persino laddove le famiglie rom – come nel caso in questione – hanno anche avviato un percorso di integrazione, a partire da quello scolastico dei bambini presenti nella loro comunità. Lo sgombero di ieri viola nuovamente i diritti umani dei cittadini Rom e purtroppo conferma una totale assenza di dialogo tra l’Amministrazione e gli interessati, allontanando sensibilmente il Comune di Roma dall’applicazione di quella “Strategia inclusiva” delle popolazioni Rom e Sinti che è stata decisa a livello internazionale.