RADICALI ROMA

"Siamo in una Repubblica sotto controllo Vaticano": intervista a Iervolino

Roma 2011 ha intervistato il segretario dei Radicali di Roma Massimiliano Iervolino sui fatti accaduti lo scorso 20 settembre a Porta Pia. Ecco, di seguito, l’intervista:

Segretario, forse mi sono perso qualcosa: siamo nella Repubblica Italiana o nello Stato Pontificio? A sentire la commemorazione ufficiale a Porta Pia, si direbbe che è giusta la seconda…

Siamo in una Repubblica sotto controllo Vaticano, lo diciamo da anni, l’influenza che lo Stato Pontificio ha sulla politica italiana è impressionante.

Eppure ci era sembrato di vedere qualche passo avanti sulla memoria condivisa. Sono passati pochi giorni da quando Fini ha raccolto vari elogi per aver riconosciuto che i repubblichini combattevano dalla parte sbagliata, e ora addirittura sembra che lo stesso non si possa dire per i soldati del Papa re.

Guardi Fini può dire quelle cose perché oggi a difendere i repubblichini non c’è un potentato economico, dall’altra parte toccare i soldati del Papa Re vuol dire attaccare una delle più grosse potenze finanziarie nel nostro paese. Il problema vero è che questi signori più che alla fede e alle anime pensano, giorno dopo giorno, a come diventare più potenti e quindi più influenti nello scenario italiano.  

Quale idea di fondo, e soprattutto quali rischi, ci sono dietro le frasi pronunciate a Porta Pia?

Che la Destra dia una brusca accelerata a quello che accade da dopo tangentopoli: sembra che la Chiesa sia l’unico partito di massa ancora esistente in Italia, quindi pur di farsela alleata si rimette in discussione qualsiasi cosa.

I radicali hanno dato vita ad una contro-manifestazione. Sono previste altre iniziative simili?

Ieri ho scritto, insieme a Gianluca Santilli e Isabella Perugini, una mozione di condanna per quanto accaduto sabato xx settembre, l’abbiamo depositata in consiglio comunale, ora spero che la discutano e la votino. Alemanno si prenda le sue responsabilità.