Ce l’ha con il ministro Livia Turco, che «vuole introdurre limiti alla diagnostica prenatale». Ce l’ha con l’Avvenire e la «campagna per la revisione della legge 194».Ce l’ha con Eugenia Roccella, ex femminista ed ex radicale, che ora — proprio dalle colonne del quotidiano dei vescovi — tuona contro la «pulizia etnica» degli embrioni e chiede «un tagliando» per la 194. Per Rita Bernardini, segretario dei radicali italiani, basterebbe invece guardare quello che accade negli altri paesi europei: «L’Olanda, per esempio».
Be’, si sa, l’Olanda è l’Olanda…
«Esatto, è il paese dove abortire è più facile. Pochi sanno però che è anche la nazione che ha la percentuale più bassa di aborti al mondo. Vogliamo invece parlare dell’Irlanda, paese cattolico, dove l’aborto è ancora vietato dalla legge?».
Che succede in Iranda?
«Lì vietano l’aborto, ma gli ospedali sono obbligati a informare le donne che, se vogliono, possono abortire in altri paesi europei. E’ a questo che vogliono arrivare in Italia i cattolici? Con la legge 40 ci sono già riusciti: da quando è stata approvata è quadruplicato il numero di coppie che vanno all’estero per la fecondazione assistita».
Va bene, ma come la mettiamo con le accuse di «pulizia etnica»? Sognate un mondo senza handicappati, grazie all’aborto selettivo?
«Dico a Roccella che bisognerebbe avere il rispetto delle parole. Mi chiedo se sappia cosa vuol dire pulizia etnica. Se non lo sa, provi a chiederlo a chi l’ha subita in Kosovo o in Bosnia Erzegovina. Queste dell’Avvenire sono parole al vento, che offendono l’essere umano. Non dimentichiamoci che una donna, quando decide di abortire, non lo fa mai a cuor leggero».
Indubbiamente il caso dei due feti gemelli di Milano ha destato scalpore…
«Certo, è stato un tragico errore. Per un errore sanitario hanno fatto morire il feto sano. Ma di errori sanitari muoiono 90 persone al giorno, sono dati dell’Istituto oncologico italiano».
Ritiene che la campagna della Cei e del Vaticano possa far presa in Italia e portare a stringere le maglie della 194?
«Più di questi estremisti cattolici mi preoccupa a dire il vero il ministro Turco, con le sue commissioni “tecniche” che lavorano sulle linee guida per applicare la legge. Temo che queste “linee guida” si risolveranno alla fine in un espediente per svuotare surrettiziamente la 194, senza cambiarne gli articoli. Faccio invece una proposta alla Turco: perché in queste linee guida non prevediamo finalmente l’uso della pillola abortiva RU486?».
Veramente la Turco ha difeso la legge, sostiene che il suo sarà solo un «aggiornamento». Non ci crede?
«Quando il ministro dice che vuole rivedere le indagini che vengono fatte sul feto cosa vuole intendere? Quelle indagini sono infatti quelle che fanno tutte le donne, o quasi tutte: amniocentesi e prelievo dei villi coriali. Vogliamo che le donne italiane vadano all’estero a fare l’amniocentesi? Ma scherziamo?».
Voi radicali siete accusati anche per la questione dell’inchiesta europea sui privilegi fiscali del Vaticano. Dicono che ci sia la “manina” della Bonino dietro questa storia…
«E’ indubbio che si tratti di una battaglia radicale e quindi anche della Bonino ma il ministro in questo caso non c’entra. Sono anni che Maurizio Turco porta avanti questa lotta e in Spagna l`abbiamo già vinta».