RADICALI ROMA

Stazione Termini: si riaccende la polemica

Non si placano le polemiche dell’opposizione sulla presunta “detitolazione” della stazione Termini. Dopo la precisazione di Veltroni che la stazione Termini non è “intitolata” a Giovanni Paolo II ma è “a lui dedicata”, e il conseguente attacco dall’Osservatore Romano, An, Udc e Forza Italia affondano. ”Più coraggio. Non e’ forse il coraggio – scrive al sindaco Francesco Giro, coordinatore regionale del Lazio di Forza Italia che ha accompagnato il tuo collega Sindaco di Parigi Delanoe, che solo due mesi fa ha avuto la serenita’ di intitolare la piazza piu’ famosa della capitale di Francia, Piazza di Notre Dame, un nome potente e pieno di storia al quale oggi si e’ aggiunto quello di un Papa polacco, Giovanni Paolo II. Anche Delanoe e’ stato duramente contestato ma e’ andato avanti. E invece tu sei scappato, sei scappato indietro”. Anche i consiglieri comunali di Alleanza Nazionale chiedono al sindaco che “faccia chiarezza”. L’ultimo intervento quello di Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura di Milano, che sostiene che il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ”e’ reo di avere fatto marcia indietro rispetto alla toponomastica”.

”Il centrodestra sta montando un polverone polemico inutile e inelegante”, risponde il capogruppo de l’Ulivo al Comune di Roma Pino Battaglia giudicando queste prese di posizione come ”polemiche sbagliate”. ”Le cose in realta’ sono molto piu’ semplici. Il sindaco
Walter Veltroni – ha ricordato Battaglia – ha voluto dedicare a Giovanni Paolo II una stele nella stazione Termini. Una scelta giusta e condivisibile. Non si sente davvero il bisogno di questo quotidiano tentativo di trasformare la memoria ancora cosi’ viva della sua figura in uno strumento di mediocre propaganda politica”. Una voce si leva anche dal vicesindaco MariaPia Garavaglia: ”Su una figura cosi’ grande come quella di Giovanni Paolo II il Campidoglio non intende fare alcuna polemica. Abbiamo voluto dedicare la stazione Termini, un
luogo di incontro, di dialogo ad un Papa che con Roma ha avuto un rapporto profondo e speciale”.