RADICALI ROMA

Stop al precariato negli asili nido e nelle materne comunali: duemila assunzioni in due anni

Intesa storica”, sottolinea il Campidoglio, perché mette insieme maggiore efficienza nell’uso delle risorse pubbliche, eliminazione del precariato e miglioramento del servizio (più posti nei nidi e nelle scuole, più qualità). Un accordo “destinato a ridisegnare strutturalmente il sistema degli asili nido e delle scuole dell’infanzia di Roma”. Ecco i punti centrali:

Inserimento in ruolo, entro i prossimi due anni scolastici, di 2.000 educatrici degli asili nido e insegnanti di scuola dell’infanzia, che abbiamo maturato almeno tre anni di lavoro. Per la precisione: 1.062 entro il 2007 (500 a partire dal 1° gennaio), 838 entro il 1° settembre 2008. Il tutto, precisa l’accordo, con le modalità e nei limiti stabiliti dalla nuova legge finanziaria.

Incremento del servizio, grazie ad una migliore organizzazione e al conseguente contenimento dei costi. Prevista l’apertura di nuovi nidi con l’esclusivo impiego di personale comunale. A partire da gennaio 2007 ne entreranno in funzione 13, per 841 bambini. L’intesa conferma la centralità della gestione diretta comunale, per cui a Farmacap restano i soli cinque nidi finora affidati.

Riorganizzazione degli orari e del numero di educatori: dagli attuali 15 per nido si passerà nel 2007 a 14 e nel 2008 a 13. Il rapporto di un’educatrice ogni sei bambini resterà invariato, grazie ad un più efficiente turn-over di presenze del personale didattico, in funzione dei diversi orari di frequenza dei bambini. Il personale didattico in esubero verrà così impiegato nei nuovi nidi.

Riduzione delle supplenze brevi, sia nei nidi che nelle scuole dell’infanzia, grazie alla stabilizzazione dei precari. Aumento di produttività, anche con incentivi in busta paga.

Infine, progressivo affidamento dei servizi ausiliari a privati. I dipendenti comunali che finora se ne sono occupati saranno reimpiegati in altri settori (all’interno dello stesso Municipio). Quando necessario, frequenteranno corsi di riqualificazione professionale per svolgere le nuove attività.