RADICALI ROMA

"Stop al tempo determinato"

“Al Comune di Roma un lavoratore su 8 è precario. La prossima settimana 10 persone si troveranno di fronte alla scadenza del contratto. Vogliamo la stabilizzazione occupazionale”. All’indomani dell’assunzione in ruolo di 2mila lavoratori dei nidi e delle scuole materne, il coordinamento dei precari del Comune di Roma torna all’attacco. E oggi si riunisce in assemblea nella sala del Carroccio.

Il coordinamento ha come obiettivo principale l’avvio di una discussione seria sulla stabilizzazione occupazionale del personale precario, ”attraverso – spiegano – un piano per la trasformazione di tutti i rapporti a termine, in contratti a tempo indeterminato”.

“Sono un migliaio circa – fanno sapere dal coordinamento – gli impiegati precari che lavorano quotidianamente all’interno del Comune di cui 560 i lavoratori a tempo determinato (336 assunti tramite graduatorie concorsuali riaperte). Tra questi vi sono persone che da cinque anni lavorano con contratti rinnovati di anno in anno, mediamente per undici mesi l’anno. Come se si vivesse per soli undici mesi l’anno. Il 14 novembre, dieci persone si troveranno di fronte alla scadenza del contratto”.

Il coordinamento spiegherà oggi che ”la maggior parte dei lavoratori e’ assunta con la mansione di istruttore amministrativo (sesto livello) e guadagna mediamente mille euro al mese. Inoltre nella scuola vi sono altri 2200 lavoratori precari tra educatrici di asili nido ed insegnanti che lavorano con contratti a tempo determinato. Il lavoro dei dipendenti a tempo determinato e delle altre tipologie contrattuali atipiche e’ fondamentale a tal punto che spesso il lavoro di numerosi uffici di municipi e dipartimenti si basa solamente sull’uso di personale precario”.

Di qui le richieste di ”stabilizzazione di tutti i precari del Comune di Roma ” e di ”blocco dei processi di precarizzazione del lavoro” con la richiesta specifica di porre termine alle assunzioni a tempo.