RADICALI ROMA

Subito sedute in streaming per Roma

 


Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma

Come mai manca ancora la pubblicazione dei presenti all’ultima seduta dell’assemblea capitolina, quella del 14 marzo in cui sono state annullate le votazioni dopo la denuncia di Aiuti sul fatto che qualcuno avrebbe votato al posto suo?
Il presidente Pomarici, solerte custode del rispetto del regolamento, ha ricostruito la dinamica denunciata dal consigliere Aiuti e individuato i consiglieri che hanno votato per il/i colleghi assenti? Li ha sanzionati o magari denunciati per falso in atto pubblico?

Il servizio di videoripresa e trasmissione in diretta delle sedute del consiglio comunale è un servizio offerto da quasi tutti i comuni italiani più grandi (Milano, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Cagliari, Potenza per citarne solo alcuni) ma anche da molti piccoli e piccolissimi considerati i costi contenuti con cui si può realizzare. Con una sforzo maggiore si può offrire ai cittadini l’archivio video di tutte le sedute.
A maggior ragione è scandaloso che Roma Capitale non offra questo servizio, basilare per la conoscenza diretta e il controllo sulle istituzioni da parte del cittadino direttamente da casa attraverso internet, se si considera che c’è un’ordine del giorno (il 123 del 2009) che come Radicali chiedemmo con forza al consiglio nel 2009 quando l’aula discusse l’Anagrafe pubblica degli eletti, e fu approvato con un solo voto contrario. L’odg impegnava gli organi competenti a ristabilire il servizio di videoripresa e trasmissione in streaming sul sito isitituzionale di Roma Capitale “con effetto immediato”.
Nel frattempo l’aula Giulio Cesare è stata ristrutturata con nuovi scranni dotati di pc per i consiglieri e una spesa di circa 2,5 milioni di euro, ma il servizio continua ad essere negato. Così nel bar interno al palazzo senatorio si possono vedere i lavori trasmessi sullo schermo ma la stessa ripresa non è diffusa in streaming all’esterno. Perchè?

Nel 2010 venne messa a bilancio una previsione di spesa di 200 mila euro per la realizzazione del servizio, cosa ne è stato?

Nelle ultime settimane, soprattutto in occasione di sedute movimentate e con esito delle votazioni non scontato e con il fenomeno dei “pianisti” che spesso si ripete, appare quanto necessario sia uno strumento del genere.