RADICALI ROMA

Sulla giustizia solidarizzo con Emma

Il Consiglio dei ministri ha varato un testo di riforma della riforma dell’ordinamento giudiziario approvata nella passata legislatura. Le reazioni dell’ex ministro Castelli e dei suoi soci berlusconiani sono state dure ma ingiustificate. Dovrebbero tacere. I guasti fatti con le leggi ad personam e contra-personam (verso Caselli) sono incalcolabili perché hanno inciso negativamente nella formazione dello spirito pubblico di un Paese dove storicamente non si è costruito uno vero Stato di diritto. Di più. Quelle leggi e quella riforma dell’ordinamento giudiziario hanno unificato su un terreno franoso e autoreferenziale tutta la magistratura. Altro che “toghe rosse”. Il centrosinistra, però, aderendo senza autonomia politica a tutte le posizioni assunte dall’associazione dei magistrati ha completato l’opera. Sarà difficile riaprire un discorso serio e sereno che avevo visto avviato in un convegno delle Camere penali a Milano. Leggo che Emma Bonino ha votato contro il testo di Mastella perché non solo non prevede la separazione delle carriere tra giudici e pm, ma neppure una netta separazione delle funzioni. Insomma, su un nodo essenziale, siamo punto e daccapo. Ecco perché il vostro emma solidarizza con Emma.