La “stangatina” attesa è arrivata. L’aumento della Tari è stato deliberato dalla Giunta capitolina e contempa l’aumento dei costi dell’utilizzo della discarica e i vincoli posti dalle nuove normative sulla gestione del ciclo delle scorie. Per il 2007, la tariffa sui rifiuti aumenterà in media del 15,8% per le utenze domestiche e del 31,6% per le utenze non domestiche, ma in misura piu’ contenuta per le famiglie e le imprese che attivano dispositivi di differenziazione e riciclaggio dei rifiuti.
La delibera, basata sul Piano finanziario presentato da Ama, passa ora all’esame dell’Aula Giulio Cesare, che dovra’ esprimere il voto definitivo entro il prossimo 31 marzo. ”Si tratta del primo aumento della Tari dal 2003 – sottolinea il Campidoglio – l’anno della sua introduzione”. L’incremento tariffario per il 2007 sarà diviso in due parti e ripartito tra le prossime bollette di maggio e novembre. E’ inoltre previsto un conguaglio della tariffa 2006, pari in media al 20% dell’importo dello scorso anno, e che sara’ calcolato a partire dalla bolletta di novembre.
“Nel 2006, infatti, l’entrata in vigore delle nuove normative europee e regionali ha comportato un aumento molto pesante dei costi di gestione del ciclo rifiuti – spiega l’assessore alle Politiche economiche Marco Causi – Si tratta di fattori completamente esogeni rispetto al Comune e all’Ama, che pero’ concorrono a costituire il costo complessivo del servizio”.
L’Ama segnala che nel 2006 per raccogliere i rifiuti di Roma, trasportarli, trattarli, smaltirli e per finanziare i costi degli impianti e la bonifica della discarica di Malagrotta, la spesa e’ stata di 44milioni di euro maggiore rispetto a quanto preventivato: di questi, 33,6milioni sono dovuti all’aumento dei costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti, determinato appunto dalla nuova normativa. ”Mentre per il triennio 2003-05 – viene spiegato – gli incrementi erano stati di entità inferiore, pari a circa il 5% annuo, ed è possibile proporne l’assorbimento nel bilancio comunale senza alcuna ricaduta sui cittadini, famiglie e imprese, a partire dal 2006 dobbiamo prevedere un conguaglio, che sara’ appunto calcolato dalla seconda bolletta 2007 e diviso fra 2007 e 2008″.
LA MODULAZIONE DELLA TARIFFA
L’aumento Tari per le utenze domestiche del 15,88% sarà uguale per tutti, ma pesera’ diversamente a seconda della superficie dell’abitazione e della composizione dei nuclei familiari, per un valore medio di 32 euro ad utenza. Per sapere quanto si dovra’ pagare, bastera’ moltiplicare per 1,1588 l’importo dello scorso anno. In termini assoluti la variazione della tariffa va pertanto da una soglia minima di 8,5 euro per un single che abita in 30 mq, fino al livello massimo di incremento annuo pari a 49,5 euro per una famiglia di sei persone in 140 mq. Per una famiglia romana di quattro persone che abita in una casa di 70 mq l’aumento e’ di 25,4 euro (da 160 a 185 euro); per quattro persone in 90 mq l’aumento e’ di 32 euro (da 199 a 231 euro). Una coppia residente in 50 mq passa da 113 a 131 euro. Il valore complessivo degli introiti da utenze domestiche (complessivamente 1.164.636) sara’ di 206milioni di euro, 28.2milioni in piu’ rispetto al 2006.
L’aumento Tari per le utenze non domestiche sara’ in media del 31,6%, diversificato a seconda delle 27 categorie previste. Gli aumenti piu’ robusti (+46%) riguardano alberghi e ristoranti, mentre per i settori del commercio alimentare e le attivita’ artigianali l’aumento tariffario per il 2007 e’ del 29%. Il valore complessivo lordo degli introiti da utenze non domestiche (complessivamente 136.700) sara’ di 269 milioni di euro, 72 milioni in più rispetto al 2006.
“La delibera approvata dalla Giunta – sottolinea l’assessore Causi – accoglie le indicazioni venute dalle imprese, sia per quanto riguarda la modulazione degli aumenti tariffari sulle diverse categorie produttive, con particolare attenzione per il settore del commercio, sia per quanto riguarda l’implementazione del servizio di Ama per la raccolta differenziata e l’apertura di sportelli informativi dedicati alle imprese”. ”Oggi la giunta ha dovuto prendere una decisione difficile, approvando il nuovo piano tariffario, che tuttavia serve a porre le basi per attuare una politica ambientale sostenibile e consapevole – commenta ancora Causi – e resa necessaria dall’aumento sia dei costi per il conferimento dei rifiuti in discarica, sia dei costi del post mortem, ossia della bonifica dei siti inquinati. Questa decisione e’ anche il frutto di una ampia e serrata concertazione che si e’ svolta nei giorni scorsi nell’ambito del Progetto di Roma coinvolgendo tutte le parti sociali che rappresentano i diversi interessi dei contribuenti romani. In particolare l’impatto sociale dell’aumento viene in parte assorbito dal nuovo sistema di agevolazioni tariffarie e sociali che riguarda in tutto 325.000 famiglie. Anche il protocollo d’intesa firmato giovedi’ scorso riconosce che con la rimodulazione delle agevolazioni l’impatto sociale dell’aumento dell’Irpef e della Tari risulta equamente distribuito”.
AMA, I NUMERI DEL CICLO RIFIUTI
Secondo il Piano predisposto dall’Ama, su 1.035.000 utenze domestiche e 124.000 non domestiche, nel 2007 nel territorio di Roma saranno prodotte complessivamente 1.874.000 tonnellate di rifiuti (+2,43% rispetto al 2006), pari a un costo di gestione di 444 milioni di euro. Di questi, 1.436.000 tonnellate provengono da rifiuti indifferenziati e 438.000 tonnellate da rifiuti differenziati, pari questi ultimi a 138,5 kg a cittadino e a un ”peso” del 23,4% rispetto al totale dei rifiuti prodotti dalla citta’ (340.625 tonnellate nel 2006, 107,5 kg pro capite). E’ quanto rende noto il Campidoglio, contestualmente all’approvazione da parte della giunta del piano tariffario della Tari per il 2007.
Il dato di maggiore rilievo previsto dall’Ama per il 2007 e’ un sostanziale aumento della raccolta differenziata, che salira’ del 28,59%, e una vera e propria impennata dei rifiuti sottoposti a trattamento (+625,35%) e non piu’ quindi portati in discarica. ”Questo comporta – viene sottolineato – un considerevole aumento dei costi per il trattamento e smaltimento dei rifiuti: una tonnellata di rifiuti conferita in discarica costa 73 euro, ma costa 82 euro se smaltita in un ciclo di trattamento”.
”Nei prossimi giorni – rileva l’assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio, Marco Causi – verra’ predisposto un nuovo protocollo d’intesa tra Comune di Roma, Ama e organizzazioni sindacali di Ama sul nuovo ciclo rifiuti e la riorganizzazione dell’azienda, teso a individuare le condizioni piu’ certe per migliorare la qualita’ del servizio e la produttivita’ del gestore, e rispondere cosi’ alle richieste che vengono in tal senso da tutta la citta’. A tale fine si apre domani un tavolo di trattativa tra azienda e sindacati, per arrivare a una piattaforma di lavoro condivisa, anche sulla base di una memoria approvata dalla Giunta comunale di oggi, che si impegna a contribuire allo sviluppo industriale dell’azienda sull’intero ciclo dei rifiuti”.