Occupazione suolo pubblico
Tavolino selvaggio ma autorizzato
Il Comune non avrebbe le risorse adeguate per procedere alla rimozione di tutti gli abusi
Di Beatrice Nencha
Un mare di occupazioni di suolo pubblico “difformi” dalla norma, vuoi perché totalmente abusive; o perché in contrasto con il Codice della strada (in curva, sulle strisce, in prossimità di incroci pedonali, etc) o perché – ed è questo il caso peggiore – autorizzate dal Municipio stesso, nonostante fosse come minimo opinabile il rilascio del titolo da parte degli uffici competenti. Accade in pieno centro storico, soprattutto nel Tridente e nel cosiddetto Tridentino, dove si concentrano un numero elevato di occupazioni di suolo pubblico: via della Vite, via Mario de’ Fiori, via Belsiana, via della Croce. Quantificare la cifra totale degli abusi è arduo. C’è chi parla di «decine e decine», a partire dal 2000, ma anche «di centinaia di osp fuorilegge, se si applica il criterio d’interpretazione più restrittivo». Altro nodo: la gestione del commercio ambulante, «che invece di ruotare, ormai ha un possesso “militare” del territorio».
La denuncia arriva dal I municipio, dove martedì il minisindaco Orlando Corsetti (Pd) ha fatto convocare un consiglio secretato sul commercio, alla presenza del direttore del municipio Walter Politano e della giunta. Gli abusi emersi sarebbero talmente gravi e numerosi che, a quanto risulta a libero, via Petroselli non avrebbe nemmeno le risorse adeguate per procedere alla rimozione coatta di tutte le violazioni accertate (pare su una dozzina di strade “a campione”, ndr). Ma si limiterà a procedere contro i casi più clamorosi, quindi pedane, tavolini e arredi totalmente abusivi. E a non rinnovare le concessioni per tutti quelli risultati solo “difformi” alla normativa. Attivando, al contempo, una “moral suasion” sugli imprenditori, affinché si mettano a norma.
«Il caso-emblema è quello di via della Vite dove su sei occupazioni, e nonostante due pedane abusive siano state già rimosse dal municipio, 4 osp risultano semi-abusive e solo due regolari. Una percentuale di violazioni pari al 70 per cento che, secondo le carte citate dal presidente Corsetti, rispecchia “lo stato dell’arte” nelle vie più pregiate del centro», racconta una “gola profonda”.
«Ho richiesto al direttore del Municipio di inoltrarci subito gli atti emersi», dichiara il delegato del sindaco per il centro storico, Dino Gasperini, «se le indiscrezioni fossero confermate, sarebbe un caso clamoroso di malgoverno del centrosinistra. E qualcuno dovrebbe chiedere scusa alla città».
Dalle indiscrezioni filtrate, inoltre, risulta che durante il Consiglio non si è fatto cenno a responsabilità individuali. Ma certo è che sotto la lente di ingrandimento del mini-sindaco, sono finiti tutti gli uffici che partecipano alla Conferenza dei Servizi, in base al cui parere il Municipio provvede a rilasciare o meno le autorizzazioni. Per questo Corsetti avrebbe sollecitato, con il consenso “bipartisan” dei consiglieri, il turn-over del personale che, da anni, gestisce le pratiche nell’ufficio Commercio. Invece il PdL propone la nascita di un Osservatorio – di cui farebbero parte le commissioni consiliari Commercio, Urbanistica e Trasparenza, più il presidente del municipio e i capigruppo – per supervisionare il lavoro svolto in Conferenza dei Servizi. In pratica, si vuole costituire una “cabina di regia” per le occupazioni di suolo pubblico, e supervisionare tutte le pratiche prima di procedere al rilascio delle concessioni. A fine seduta, durata circa due ore, è stato approvato anche un ordine del giorno “bipartisan”, presentato dal mini-sindaco, «con cui si stoppano altre eventuali concessioni nel Tridente per un problema di interpretazione delle normative e di difficoltà di lavorazione delle pratiche alla luce delle numerose difformità dalla legge emerse su un numero consistente di titoli rilasciati. Per anni la sinistra ha fatto finta di non vedere, e il margine di discrezionalità nelle Conferenze di servizio e negli uffici amministrativi è stato dilatato oltremodo», ha commentato il presidente della commissione Trasparenza, Fabrizio Sequi. Esulta il capogruppo del Pdl Stefano Tozzi: «Dopo anni di battaglie, interrogazioni, esposti e convocazioni in commissione trasparenza, è stata dimostrata l’incapacità del centro-sinistra nell’amministrare questa città. Il Pdl è pronto a fare la sua parte per dare certezze circa l’applicazione di regole per la tutela e la riqualificazione del centro storico».