RADICALI ROMA

Taxi, Veltroni: "Sì al controllo satellitare"

 “O i tassisti faranno applicare alle loro auto il controllo satellitare per conoscere in tempo reale quanto sono operativi o ci saranno 2500 nuove licenze”. Lo ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni commentando le dichiarazioni del presidente dell’Uri Loreno Bittarelli che ieri ha chiesto l’adeguamento delle tariffe cosa che, se non verrà realizzata, porterà alla rottura dell’accordo con il comune di Roma.
“Quelle che ho sentito – ha detto Veltroni – sono dichiarazioni politiche fatte per conto di un partito, Alleanza Nazionale, con l’intento di servirsi della categoria dei tassisti, che invece merita rispetto”.
Secondo Veltroni “la città ha il diritto di conoscere in tempo reale quante auto bianche in più ci sono per strada e il controllo satellitare è lo strumento per verificare gli accordi presi. Di quale violazione di privacy parlano?”.
“Non vogliamo sapere – sottolinea Veltroni – cosa fanno prima e dopo i tassisti, ma sapere quanti lavorano. Il controllo satellitare inoltre è un sistema che garantisce anche una maggiore sicurezza di questi lavoratori”.
Il sindaco ha quindi annunciato che la settimana prossima, in Giunta, “porteremo il provvedimento sull’installazione satellitare sui taxi per cui, se le organizzazioni sindacali lo riterranno opportuno il Comune è qui per discutere con loro”.
“I tassisti romani – ha aggiunto ancora il sindaco – possono decidere se partecipare a un potenziamento del servizio, recuperare l’immagine nei confronti dei cittadini, far installare il controllo satellitare o se preferiscono 2500 licenze in più. A noi interessano 2500 taxi in più. Faranno uno, due, tre, quattro, cinque giorni di sciopero? Non fa niente”, risponde Veltroni che poi precisa: “Non avrei fatto le dichiarazioni che ho appena fatto se non avessi letto le dichiarazioni di una centrale che, si badi bene, non è un sindacato. Io credo che i tassisti romani si debbano ribellare a chi li sta usando in modo strumentale”.
Infine Veltroni, in merito all’adeguamento delle tariffe chieste ieri dal presidente dell’Uri, Loreno Bittarelli, che minaccia di far saltare l’accordo, ha detto: “Se ne può discutere”.

Intanto dal 1 ottobre partirà il potenziamento dei taxi alla stazione Termini. Lo ha stabilito la delibera passata oggi in giunta comunale. Come annunciato nei giorni scorsi, il servizio prevede 100 auto bianche in più nel turno 8.30-12.30 e altre 100 tra le 16 e le 20.
“I taxi – spiega l’assessore capitolino alla Mobilità, Mauro Calamante – si posizioneranno di fronte all’uscita della stazione, dove ora fermano i bus turistici scoperti, il 110 Open, ‘Roma cristiana’ e ‘Archeobus’. Due di queste tre linee sono state spostate nelle ‘riserve calde’ di Atac presenti sulla piazza, vicino ai capolinea dei bus, e una per tre mesi verrà spostata in via Einaudi, dove però potrà fermarsi soltanto per la salita e discesa dei turisti”.
Il potenziamento del servizio “riguarderà – ha specificato l’assessore – soltanto il tragitto compreso tra Termini e le Mura Aureliane. Una volta raggiunta la meta, il tassista tornerà alla stazione. I taxi individuati per il servizio aggiuntivo saranno scelti a rotazione e quindi a turno tutti lavoreranno a Termini”.
Un’apposita segnaletica guiderà coloro che vorranno prendere un taxi e ci saranno anche pannelli informativi alla stazione e nei pressi di essa. L’assessorato alla Mobilità sta anche prendendo contatti con le Ferrovie dello Stato per sapere con anticipo quando si verificano concentrazioni di più treni per fornire un servizio adeguato.