RADICALI ROMA

Toscani: l'Unione ci oscura in tv, la creatività dà fastidio.

«E’ la creatività che dà fastidio». Questa volta Oliviero Toscani non parla di fotografia, non difende le sue campagne choc, sberle in faccia al pubblicitariamente corretto. Ragiona da politico: candidato per la Rosa nel Pugno («Ma non voglio mica essere eletto»), vecchio militante radicale e di conseguenza da sempre incavolato con la Rai tv. Domani Berlusconi-Prodi. Poi Bertinotti contro un leghista, Fini-Fassino, Casini-Rutelli. Nei confronti tv la Rosa nel Pugno non c’è, ma la creatività cosa c’entra? «Questo partito — spiega Toscani — è un po’ il creativo della politica perché è libero. Abbiamo delle posizioni, alcune possono sembrare rosse, altre nere ma chi se ne frega di che colore sono. Questo fa paura non solo alla Cdl ma anche all’Unione e quindi non ci fanno parlare». Per questo se Toscani dovesse scegliere un avversario da affrontare in tv non guarderebbe al centrodestra: «E no, di questi tempi prendersela con loro è come sparare sulla Croce rossa. Preferirei lo scontro in famiglia, magari con D’Alema, il vero duce rosso». Non c’è il rischio di creare problemi alla coalizione? «E che problema c’è? Guardi la mia famiglia: tre mogli, sei figli, grandi litigi, grandi amori. Una vita bellissima».