RADICALI ROMA

Tra Atac e gare fatte male, il Tpl a Roma resta allo sbando

“Accogliamo con preoccupazione le notizie relative all’aggiudicazione della gara per i due lotti del servizio periferico di TPL a Roma, con l’ipotesi di accordi collusivi tra gli aggiudicatari e i vecchi gestori che rischierebbe di arrecare un serio pregiudizio alla qualità del servizio erogato ai cittadini” così in una nota Alessandro Capriccioli e Francesco Tucci, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicali Roma. “Come Radicali Roma abbiamo sempre sostenuto la necessità della messa a gara del TPL romano e con la campagna Mobilitiamo Roma abbiamo promosso il primo referendum locale in Italia sul modello di erogazione del servizio. Tuttavia siamo sempre stati consapevoli che la semplice messa a gara non rappresenti di per sé la panacea di tutti i mali, perché poi le gare bisogna saperle organizzare, cosa tutt’altro che scontata per il Comune di Roma. La nostra proposta con Mobilitiamo Roma era infatti che il servizio venisse messo a gara con una pluralità più ampia di lotti di aggiudicazione e con una flotta moderna ed efficiente di mezzi che sarebbe rimasta di proprietà comunale, per poi essere noleggiata alle imprese aggiudicatarie delle gare. Invece il Comune ha adottato una strada diversa, prima optando per la messa a gara del solo servizio di periferia (in continuità con il precedente modello fallimentare di Roma TPL) e poi inserendo nel bando condizioni economiche talmente sfavorevoli da disincentivare la partecipazione al bando di moltissime imprese. In questo contesto, stando alle rivelazioni della stampa, le uniche imprese che hanno ritenuto profittevole partecipare al bando (risultandone poi vincitrici) sarebbero organizzativamente collegate sia al precedente gestore, Roma TPL, sia tra di loro, il che configurerebbe pratiche collusive che potrebbero pregiudicare l’erogazione del servizio stesso. Chiediamo quindi con forza al Comune di rivedere il modello di messa a gara adottato e di fare chiarezza su eventuali legami tra le imprese partecipanti, anche rispetto alla posizione di Roma TPL”.