Italiani malati di auto e i romani su tutti. Nel 2005, infatti, il parco auto di Roma e’ cresciuto al ritmo di circa 3 auto l’ora. Lo rileva il III Rapporto Apat sulla qualita’ dell’Ambiente urbano che ha preso in considerazione 24 citta’ italiane. E cosi’ si scopre che il numero di autovetture pro-capite rimane tra i piu’ alti d’Europa anche a livello dei singoli comuni. Quasi tutte le citta’ superano la quota di 500 autovetture ogni 1000 abitanti. Ma Roma ancora una volta si posiziona al primo posto per il record in negativo. Se molte superano quota 600, la capitale raggiunge addirittura 732 autovetture per 1000 abitanti mentre in tutta Europa, ovviamente Italia esclusa, solo 6 citta’ su piu’ di 160 riescono a superare la soglia massima di 500 autovetture per 1000 abitanti. E Roma segna anche il record per le due ruote. Il parco motocicli (cilindrata superiore a 50 cc) registra una crescita del 176% nel 2005 rispetto al 1996. Nella capitale quasi completamente snobbato l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani. Roma si trova sotto il 5%. Vicine Torino, Firenze e Bologna tra il 6 e il 10%. Parma e’ la regina della bici (21-25 per cento sugli spostamenti complessivi) seguita da Padova (11-15 per cento). Ma in generale, dall’indagine Apat emerge che su tutto il territorio nazionale la dotazione infrastrutturale e’ largamente insufficiente: mediamente 8077 abitanti per ogni km di pista ciclabile (dai 1633 abitanti per km di Brescia ai 16.460 abitanti per km di Livorno).
Ecco nel dettaglio i risultati del monitoraggio:
– ARIA: maglia nera per PM10, ozono e biossido di azoto nel periodo 1993-2005. A fine giugno 2006 nel 77% dei punti di osservazione e’ stato superato il valore limite giornaliero della concentrazione di PM10. Per l ozono, nel 2005, nel 75% degli agglomerati e’ stata superata almeno una volta la soglia di informazione al pubblico. Sotto controllo monossido di carbonio, benzene, piombo e biossido di zolfo.
– TRASPORTI: il trasporto su strada e’ la principale sorgente emissiva di PM10 per piu’ della meta’ delle citta’ considerate; per Roma il contributo stimato e’ pari al 70%. Il contributo del settore industriale e’ consistente per i comuni con grandi poli industriali: Taranto (93%), Venezia (75%) e Genova (49%).
– PARCO AUTO: +20% in molte citta’ del Centro-Sud rispetto al ’96. Nel 2005 a Roma e’ cresciuto al ritmo di circa 3 auto l’ora. Il numero di autovetture pro-capite rimane tra i piu’ alti d’Europa anche a livello dei singoli comuni. Quasi tutte le citta’ superano la quota di 500 autovetture ogni 1000 abitanti. Molte superano quota 600, e Roma arriva a 732 autovetture per 1000 abitanti: in Europa (Italia esclusa), solo 6 citta’ su piu’ di 160 superano la soglia di 500 autovetture per 1000 abitanti.
– MOTOCICLI: In molte citta’, il numero e’ piu’ che raddoppiato nel 2005 rispetto al 1996 con incrementi percentuali vanno da +63% a Torino a +176% a Roma.
– BUS: dominano i mezzi di superficie alimentati a gasolio, dal 60% a Parma al 99,9% di Reggio Calabria ma incremento di vetture meno inquinanti EURO 2 e EURO 3 e uso di carburanti alternativi. I mezzi a trazione elettrica sono diffusi nelle grandi citta’: Milano con circa il 40% della flotta di superficie, Torino con il 21%, Bologna 17%, Roma 10%, Napoli 14%; i filobus sono diffusi anche in citta’ medio-piccole (Modena 15 % della flotta, Parma 16%, Cagliari 18%). Il metro e’ presente solo in poche citta’: la rete italiana (168 km) e’ meno della meta’ rispetto a quella della sola citta’ di Londra (408 km), e inferiore a quella di altre capitali europee come Madrid (179 km).
– VERDE URBANO: la disponibilita’ pro-capite di verde urbano mostra un aumento pari all’88% delle citta’, con un aumento medio di 4,5 m2/abitante dal 1999 al 2003.
– ACQUE: valore medio di copertura del 96%. A livello nazionale i servizi di fognatura e depurazione mostrano un grado di copertura rispettivamente dell’84% e del 74,8%.
– RIFIUTI: a Prato e Catania i valori piu’ alti di produzione di pro-capite nel 2004 come anche nelle citta’ turistiche (Firenze, Venezia e Roma). Per la differenziata medaglia d’oro a Padova, con circa il 40%. In crescita nel periodo 2002-2004 la raccolta differenziata a Taranto (+116%), Catania (+113%), Roma (+96%) e Palermo (+36%) ma i valori assoluti (sotto il 10%), restano insoddisfacenti.