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"Trascurare Darwin è un errore" e il documento dei Nobel scompare

Il caso della “cancellazione” di Darwin dai programmi della scuola italiana diventa un giallo, che svela un intervento censorio all’interno del ministero dell’Istruzione. La decisione, due anni fa, scatenò le proteste della comunità scientifica fino alla decisione del ministro Moratti di istituire una commissione al massimo livello per “dare indicazioni”. Della commissione facevano parte due Nobel – Rita Levi Montalcini che la presiede e Carlo Rubbia – e altri autorevoli scienziati.

Il 23 febbraio scorso il rapporto è pronto e viene consegnato al ministro che ne dà subito notizia e informa di averlo già trasmesso alla struttura amministrativa “affinché provveda ad integrare i piani di studio della scuola primaria e secondaria di primo grado in base alle riflessioni fornite”.

Da questo momento, come testimonia la ricostruzione di Micromega, le tracce si perdono, nessuno riesce più avere notizie, fino alla scoperta della rivista: il documento esiste, ma è stato modificato. Anzi, per la precisione, ne è stata fatta una seconda versione. Tagliata, o – suggerisce Micromega – di fatto censurata in alcune parti significative. Come quella che dice:
“Trascurare l’insegnamento dell’evoluzione, in favore della quale esistono oggi molti fatti incontrovertibili e teorie molte chiare, probabilmente ignorati dagli estensori delle nuove norme ministeriali, sarebbe un errore intollerabile in una società che si ritiene civile”. Pubblichiamo i due documenti a confronto, tratti dall’ultimo numero di Micromega con un articolo introduttivo che ricostruisce la vicenda.