RADICALI ROMA

“Tre uomini e un babà” di Roberto D’Alessandro al “Testaccio” di Roma

“Tre uomini e un babà” di Roberto D’Alessandro al “Testaccio” di Roma

 

di Lucio De Angelis

 

In un mondo che va verso il gelo e la non-comunicazione o la comunicazione distorta, dove i sentimenti sono spariti per fare posto alle emozioni cosiddette forti ed effimere, virtuali, urlate e trasmesse a ritmo di spot pubblicitari, solo noi possiamo fermare la violenza che ci circonda e che sempre di più separa invece che unire.

 

In questo contesto ‘I Picari’, ensemble comico di lungo corso, tornano a visitare fino al 7 giugno al Teatro Testaccio di Roma l’universo degli uomini separati con figli e problemi economici.

 

Gianni, Roberto e Nicola sono tre amici che vivono in una qualsiasi periferia nello stesso appartamento, messo a disposizione dal comune, data la grave crisi economica e considerate le condizioni di indigenza in cui versano gli uomini separati, che devono passare gli alimenti alle ex mogli e ai figli.

 

Siamo l’unico Paese in cui il divorzio deve essere preceduto da un periodo di separazione legale, arrivando così a tempi lunghissimi. Da noi il procedimento dura 5 o 6 anni in media di più che negli altri paesi. Tutto questo fa sì che in Italia la legge sullo scioglimento del vincolo coniugale crei continue ingiustizie e grosse differenze sociali tra uomini e donne.

 

Sullo stesso pianerottolo dei tre amici vive Maria, la portiera/guardiana, follemente innamorata di Gianni, preposta a controllare che nell’appartamento non ci dorma nessun’altro. A complicare la situazione arriva Luca, figlio di Gianni. Così mentre si consuma il dramma della perdita dell’affidamento dei figli da parte di Roberto, si osserva la complessa situazione di Gianni, padre gay, che si trova a fronteggiare la reazione del figlio ad una tale notizia e seguiamo Nicola nelle sue scorribande notturne, partecipando per Maria alla conquista insensata di un cuore gay. 

 

Uno spaccato su questi uomini in apparenza molto fragili, vessati dalle mogli e dalle leggi che in materia di affidamenti è quasi sempre dalla parte delle mamme.

 

I tre in realtà mostrano tutta la confusione di un’epoca, che li vuole belli ma rudi, forti ma delicati, romantici ma focosi, uomini che vivono sempre più la paternità in  modo emotivo, sempre meno disposti a rinunciare all’affetto dei figli per i quali tuttavia comprendono ancora in modo classico il senso della dedizione, del sacrificio.

 

“Tre uomini e un babà” è una commedia in agro-dolce, dove la comicità si alterna alla disperazione, dove il dramma è sotteso ai personaggi ed alla situazione, tuttavia sempre con occhio ironico e distaccato, che è l’unico modo per poter vedere la realtà e non restarne schiacciati.

 

Dunque uno spettacolo che diverte, riflette e commuove, tre obiettivi con cui D’Alessandro cerca di contraddistinguere il suo teatro, tre qualità irrinunciabili per poter raccontare l’umanità nella sua appassionante, disperante, divertente, profonda realtà.

 

Un teatro di interrogativi di fronte all’esistenza dell’uomo, un teatro che riguarda il vivere civile, ma fatto con ironia, perché è impossibile pensare a un teatro che prescinda dall’umanità.

 

In scena, oltre a D’Alessandro stesso, anche Gianni Cannavacciuolo, Nicola Paduano, Andrea Carpiceci e Franca AbateGiovanni, tutti impegnati a rendere credibili con la loro interpretazione le sfumature dei vari personaggi.

 

I quadri che fanno parte della scenografia sono di Antonio Carrano, Stefania Foresi, Achille Quadrini.

 

Teatro: Testaccio

Città: Roma

Titolo: Tre uomini e un babà

Scritto e diretto da Roberto D’Alessandro

con

Gianni Cannavacciuolo, Roberto D’Alessandro, Nicola Paduano, Andrea Carpiceci e con la partecipazione di Franca Abategiovanni

al 19 maggio al 7 giugno 2009

 

UFFICIO STAMPA MARIA FABBRICATORE TEL. FAX 06.57286227 – 333.2182055

E-MAIL: mariafabbricatore@yahoo.it

 

I quadri in scena sono di Antonio Carrano, Stefania Foresi, Achille Quadrini