RADICALI ROMA

"Un unico giudice per il territorio nazionale"

Un ‘giudice unico’ per l’intero territorio nazionale. E’ la necessita’ segnalata dal presidente del Tar del Lazio Pasquale de Lise nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario. ”C’e’ bisogno di un unico foro – ha detto – Da un lato, infatti, appare necessario concentrare dinanzi allo stesso giudice le controversie relative alla legittimita’ di tutti gli atti di regolazione emanati dai soggetti che a vario titolo partecipano al procedimento regolatorio (Authorities e Governo); dall’altro – ha proseguito – sia le imprese che i regolatori hanno bisogno di un unico punto di riferimento, al fine di garantire la certezza del diritto nei tempi brevi imposti dal mercato”.

Tempi giustizia e risorse, per de Lise sono i ”soliti problemi” che affliggono la giustizia italiana. ”I tempi della nostra giustizia – ha detto – sono certamente meno drammatici di quella ordinaria; di regola, e’ sufficiente qualche mese per giungere a una sentenza definitiva di primo grado”. Ma il problema dell’ingente arretrato esistente ”non si puo’ pensare seriamente di smaltirlo con misure ordinarie. Occorre chiedersi se si possa rimediare alle disfunzioni semplicemente ‘tagliando’ le procedure. Ho molti dubbi a dare una risposta positiva”. Per de Lise, la qualita’ delle decisioni deve essere unita alla loro quantita’, ma per far cio’ ”occorrono una buona organizzazione e risorse adeguate ai bisogni”. ”Siamo l’unico Tar italiano ha detto – in cui i ricorsi proposti non diminuiscono: nel corso del 2006, il numero dei ricorsi depositati e’ stato sostanzialmente costante rispetto all’anno precedente, mentre il dato nazionale ha registrato una flessione del 6,4% tra i ricorsi proposti nel 2005 e i ricorsi proposti nel 2006. Nonostante questo, ”prosegue la tendenza a chiudere l’anno con un saldo attivo tra giudizi definiti e ricorsi introitati. I giudizi definiti nel 2006 sono stati 15.686, con un incremento del 5,92% rispetto al 2005, in cui furono 14.809; ove si considerino anche le decisioni interlocutorie, il dato passa a 16.399 decisioni assunte nel 2006, con un incremento dell’8% rispetto al 2005. E il ‘saldo attivo’ ha determinato una ulteriore flessione dei ricorsi pendenti. E’ realistico quindi prevedere che la durata media del giudizio di primo grado presso questo tribunale sia destinato a ridursi per avvicinarsi sempre piu’ alle aspettative dei cittadini”. A fronte di questo impegno, pero’, de Lise ha ritenuto ”doveroso segnalare che le risorse professionali e finanziarie si rivelano non proporzionali. Quanto ai magistrati, il loro numero e’ passato da 60 all’inizio del 2005 a 55 all’inizio di quest’anno giudiziario; e nei giorni scorsi e’ sceso a 54”. Quanto al personale di supporto, ”si continua a non tenere conto delle necessita’ nonche’ dell’arretrato”. La conclusione e’ che ”non ci limitiamo – ha detto de Lise – a chiedere piu’ risorse: ne dimostriamo oggettivamente l’esigenza e, soprattutto, continuiamo ad aumentare la produttivita’ anche se i mezzi diminuiscono”.

Le reazioni

”Quella del Tar e’ una giustizia amministrativa ancora giovane che da’ il senso di vicinanza della giurisdizione al cittadino. Il fatto che gli atti amministrativi vengono impugnati e’ prova di democrazia”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust Antonio Catricala’ a conclusione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del tribunale amministrativo del Lazio. ”La relazione del presidente de Lise ha colto nel segno – ha aggiunto – soprattutto nel segnalare l’importanza della giustizia amministrativa in Italia. E’ bene che nel nostro Paese ci sia una verifica giurisdizionale degli atti compiuti. Io credo in un sindacato giurisdizionale forte e quindi in un pieno controllo di legittimita’ dei nostri atti da parte dei giudici”. ”Se le autorita’ indipendenti in Italia funzionano si deve anche alla giustizia amministrativa”, ha invece affermato il presidente dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabro’. ”Splendida – secondo Calabro’ – e’ stata la relazione di de Lise, in quanto ha messo a fuoco il ruolo cruciale della giustizia amministrativa in Italia, anche in collegamento con la realta’ europea”. Impossibile per il presidente dell’Agcom ed ex presidente del Tar del Lazio non fare riferimento al lavoro dell’attuale guida del tribunale amministrativo. ”Di de Lise – ha detto – apprezzo le capacita’ e il modo di operare in quel senso di continuita’ di lavoro che e’ sicuramente fondamentale”.