RADICALI ROMA

“Una legge per l’eutanasia, stop terapie anche ai minori”

malati senza speranza potrebbero chiedere ai medici di porre fine alle loro sofferenze. Oppure potrebbero essere gli stessi medici di porre fine alle cure lasciando spegnere il malato. Anche nel caso si tratti di un minore, ma con l’accordo dei genitori. Le norme sono contenute in un progetto di legge per regolamentare l’eutanasia presentato ieri alla Camera e al Senato dalla Rosa nel pugno. Un tema che scatena subito la polemica nel mondo politico, in particolare nel centro sinistra.

 

 

 

L’Udeur infatti ammonisce l’Unione e Romano Prodi che non accetterà mai di far parte di un’alleanza che preveda nel programma “la dolce morte” e i PACS. “Ci auguriamo che il candidato presidente del Consiglio del centro sinistra, dica alto e forte, che questi temi non sono e non saranno mai, parte del suo programma di governo, e che su di essi non esiste pertanto possibilità alcuna di mediazione”, ammonisce una nota del partito di Clemente Mastella. Posizioni simili esprime l’ex ministro della Salute Rosy Bondi: “La proposta di legge sull’eutanasia è l’iniziativa autonoma di un movimento politico, la Rosa nel pugno. Non è e non sarà nel programma dell’Unione. E’ inutile che la destra ai agiti in maniera strumentale”, dice la deputata della Margherita. Si schiera invece a favore un altro ex ministro della Sanità: Umberto Veronesi. L’oncologo spiega: “Io non la farei mai perché è proibita dalla legge, solo per questo. Ma se fosse consentita, non avrei difficoltà, davanti a una persona in condizioni disperate, ad aiutarla. E’ un atto di pietà, di carità che non dovrebbe essere negato in certe circostanze”.

 

 

 

Di fronte alla reazione di Udeur e parte della Margherita, i socialisti e i radicali della Rosa nel pugno ammettono che il tema dell’eutanasia non è inserito nel programma dell’Unione. Ma ribadiscono che sono intenzionati a portare la loro battaglia fino in fondo. Il senatore socialista Roberto Biscardini, primo firmatario della proposta di legge, sostenuto anche dall’Associazione Luca Coscioni, spiega che presentare il progetto oggi “è soprattutto un segnale politico, perché quello dell’eutanasia è un tema che dovrà entrare nell’agenda politica del prossimo Parlamento”.

 

 

 

La destra ovviamente insorge: “Nel nostro ordinamento”, ricorda Riccardo Pedrizszi, AN, “non esiste in alcun luogo normativo un diritto alla morte”. Altri puntano il dito contro il leader dell’Unione e gli chiedono di dire cosa pensa. Il senatore Maurizio Ronconi, UDC, per esempio, dice: “Il cattolico adulto Romano Prodi faccia sapere agli elettori come giudica la proposta di legge sull’eutanasia che un partito suo alleato sta per proporre. E’ un suggerimento a fin di bene per evitare a Prodi, se mai dovesse vincere le elezioni, di cadere rovinosamente sulle macerie delle contraddizioni della sua coalizione”.