Una staffetta in ricordo delle maratone amate da Luca Coscioni. Un passaggio di testimone anche simbolico, a un mese dalla morte dell’esponente radicale, consumato e ucciso dalla sclerosi laterale amiotroflca. Una cinquantina di persone, tra cui alcuni disabili, si sono ritrovate ieri mattina vicino al Duomo «per correre in difesa della ricerca scientifica». Maria Antonietta, vedova Coscioni, ha sottolineato l’importanza “di testimoni che portino avanti la battaglia di Luca per la libertà di scelta e i diritti dei disabili di oggi e domani”.