RADICALI ROMA

Unioni civili, "Non voteremo odg di Veltroni"

La maggioranza capitolina non trova pace sul fronte unioni civili. La sinistra non voterà infatti l’ordine del giorno del Partito democratico, ma andrà avanti con le due delibere, una consiliare e una di iniziativa popolare. Questa almeno è la linea venuta fuori dall’incontro tra il sindaco di Roma Walter Veltroni e Prc, Pdci, Verdi, Sd e Ps.

IL CONTRO FAMILY DAY – ”Finalmente abbiamo visto questo famoso odg – spiega Adriana Spera (Prc) – sul quale il sindaco ci ha chiesto di convergere. Per noi l’odg è offensivo perché reca giudizi negativi sulle nostre proposte di delibera. C’è scritto infatti, tra le altre cose, che le delibere non portano alcun vantaggio perché trattano materie indisponibili alla competenza dei Comuni. Cosa che è smentita da 70 Comuni italiani che hanno votato a favore dell’istituzione di registri per le unioni civili. Ecco perché lunedì, quando si voteranno le delibere, chiamiamo tutta la Roma laica a scendere in piazza in Campidoglio, a partire dalle 16, per un nuovo ‘contro-Family Day”’.

“UN NUOVO MEDIOEVO” – Spera si chiede se ”il palazzo è ancora attento a ciò che avviene nella società o è avulso dalla realtà, considerato che a Roma aumentano le convivenze rispetto ai matrimoni. Non solo a Roma – conclude – si sta andando pericolosamente verso un nuovo Medioevo e un modo bacchettone di governare”. Anche per il capogruppo di Pdci Fabio Nobile ”l’odg è offensivo. E’ un anno che discutiamo di queste proposte serenamente, perché la serenità – aggiunge – non è solo del Pd. Qui si tratta di vedere se il Pd è in grado di dare delle risposte alla società. Noi non voteremo l’odg, ma questo non significa rompere la maggioranza. E poi – conclude – basta col ritenere che le nostre posizioni siano quelle dei ‘Pierini”’.

BANDIERE – Parla di ‘odg Pinocchio’ Gianluca Quadrana, capogruppo del Partito socialista: ”Ci hanno detto che facciano una battaglia di bandiera ma questo non è vero. Ognuno voti ciò che vuole votare, ma noi questo odg non lo voteremo. Dietro le delibere c’è stato un grande lavoro di mobilitazione, raccolta firme, contatti con i comitati. Adesso il tempo è scaduto e questa materia una delibera”.

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