RADICALI ROMA

Unioni civili, Sinistra minacciosa

«Se ci dovessimo trovare di fronte alla bocciatura della delibera sulle unioni civili, le forze di sinistra si vedrebbero respingere un provvedimento fondamentale per la tenuta politica di questa maggioranza». Roberto Giulioli, coordinatore di Sinistra democratica in Campidoglio, taglia con l’accetta la nebbia che avvolge la delibera consiliare sul registro delle Unioni civili che dovrebbe essere discussa la prossima settimana. La minaccia è di una quasi tempesta e ha come destinatario il
Pd.  O almeno la componente ex Margherita che tra l’invito di Rutelli a frenare e i dubbi di in-
compatibilità sollevati dall’assessore Lucio D’Ubaldo, si trova in mezzo al guado. Lo si deduce
anche dalle dichiarazioni del consigliere Giulio Pelonzi che parla di «provvedimenti spot privi di conseguenze pratiche per chi vive oggi in una condizione che giustamente non lo soddisfa». Nessuno, conclude Pelonzi, «si vuole sottrarre alla discussione, ma preferiremmo sostenere misure che indichino soluzioni concrete. Lo dico avendo condiviso nel merito la delibera, ma senza
mai nasconderne i limiti». Massimiliano Iervolino, dei radicali romani, già l’altro ieri chiedeva
che si scongiurasse l’eventualità di una conta all’ultimo voto in Consiglio. Ma se non interverranno
buone nuove la conta ci sarà. E le posizioni dei dielle (salvo i pochissimi favorevoli) che possono andare dal voto contrario, all’astensione fino all’assenza, possono far segnare tempesta sul barometro della maggioranza. Un altro consigliere comunale del Partito Democratico, Paolo Masini, tenta l’operazione verità: «Credo sia utile ammettere con sincerità che la delibera sul registro delle

unioni civili non avrebbe alcuna conseguenza pratica immediata per chi vive in una coppia di fatto. Bisogna allora riconoscere che il nostro primo obiettivo è unire la politica nella più larga condivisione di un problema. E che inviare un segnale forte, che dovrà essere raccolto al più presto dal Parlamento, significa costruire maggioranze larghe, dentro e fuori il consiglio Solo in questo modo faremmo un passo avanti. Chi giustamente dice di avere a cuore le ragioni delle coppie di fatto dovrebbe evitare, oggi più che mai, diktat di parte e bandiere ideologiche». E una nota ufficiale dei capigruppo Prc, Pdci, Sd e Verdi dà l’ultimatum «Basta dikttat da Oltretevere»