RADICALI ROMA

UNIVERSITA': A ROMA STUDENTI FANNO SALTARE CONVEGNO SDI-PR

Gruppi di studenti che occupano alcune facolta’ della Sapienza hanno impedito nel pomeriggio lo svolgersi nell’ateneo romano di un convegno intitolato ”Libera chiesa in libero Stato” con il segretario dei radicali Daniele Capezzone e il vicepresidente dello Sdi Roberto Villetti. A quanto si e’ appreso i manifestanti – con striscioni che accusavano lo Sdi e Capezzone di appoggiare la guerra in Iraq – hanno prima impedito l’ingresso nell’aula 1 di Geologia, dove il convegno era previsto alle 16.30, quindi bloccato con un cordone umano l’accesso alla facolta’ di scienze statistiche dove la manifestazione era stata spostata. Ci sono stati attimi di tensione con il lancio di un fumogeno, da parte dei manifestanti, che ha colpito un militante dello Sdi ad una spalla. Il convegno, alla fine, e’ saltato

”C’erano circa 400 persone che volevano prendere parte all’incontro – ha detto il vice presidente nazionale dei giovani Socialisti Francesco Mosca – abbiamo chiesto ai contestatori di poter iniziare l’incontro. Lo stesso Capezzone ha parlato con loro, chiedendo di dialogare e di partecipare al convegno per parlare, oltre che di Iraq, anche di altri temi come ad esempio la riforma dell’Universita’, ma sono stati irremovibili”.

A quel punto – grazie alla mediazione di un consigliere di facolta’, che ha chiesto ed ottenuto dal preside della facolta’ di Scienze statistiche un’aula dove svolgere l’incontro – gli oratori e il pubblico hanno tentato di spostarsi verso la nuova sede.

”Ci siamo trovati davanti a un cordone umano – ha aggiunto ancora Mosca – che ha impedito di raggiungere la facolta’ di scienze statistiche. Ci sono stati momenti di tensione e un fumogeno ha colpito un compagno. La manifestazione e’ stata annullata, ma i compagni sono rimasti li’ a lungo a parlare con i contestatori”.
”Per evitare problemi ed evitare il confronto fisico – ha detto il segretario regionale dello Sdi Pino Marango – abbiamo volutamente sciolto la manifestazione e invitato tutti ad andare a casa. Quanto accaduto lo considero una prova di immaturita’ e di stupidita’. Il convegno non andava certo contro un movimento e, soprattutto, eravamo pronti a confrontarci con i ragazzi. E’ stata un’occasione persa”.(ANSA).