RADICALI ROMA

Uomo e Galantuomo

Alla Sala Umberto Francesco Paolantoni ripropone con bravura Eduardo in “Uomo e Galantuomo”

di Lucio De Angelis

Francesco Paolantoni é l’interprete di ”Uomo e Galantuomo” la commedia di Eduardo De Filippo con Nando Paone per la regia di Armando Pugliese in scena alla Sala Umberto di Roma fino al 14 febbraio. La commedia, scritta da Eduardo De Filippo nel 1922 e inserita nel gruppo di opere la “Cantata dei giorni pari”, fece il debutto sulle scene nel 1933.

Ospiti a spese del ricco e giovane don Alberto De Stefano nella località balneare di Bagnoli presso l’albergo gestito da un suo amico, sono gli attori di una scalcagnata compagnia teatrale “L’eclettica”, così chiamata perché pretende di esprimere il suo talento in ogni genere dell’arte teatrale.

Poiché la sera precedente, l’esibizione della compagnia si è svolta tra l’indifferenza e gli insulti del pubblico – un attore per difendere la prima donna che era stata offesa, si è preso un pugno sul naso da uno spettatore – il capocomico Gennaro De Sia (Paolantoni) vuole riscattarsi dalla brutta figura e impone una prova del nuovo dramma che sarà messo in scena.

Si tratta dell’opera a forti tinte “Malanova” di Libero Bovio che gli sgangherati attori massacrano per la loro incompetenza ma che evidentemente lo stesso Eduardo non doveva stimare molto se la trasforma in una farsa, come testimoniano le risa degli ospiti dell’albergo che sopraggiunti si trovano ad assistere alla prova.

L’esibizione penosa della compagnia verrà interrotta dall’arrivo di Salvatore, fratello di Viola, la prima donna messa incinta dal capo comico. Salvatore ha precedentemente incontrato don Alberto che lo ho scambiato per il fratello della sua misteriosa amante Bice, anch’essa incinta di lui. Sentendo che è venuto per reclamare il matrimonio riparatore, don Alberto, che è un galantuomo, assicura a Salvatore, stupito che un signore voglia sposare un’attrice e per di più incinta di un altro, che farà il suo dovere sposandosi.

Da qui nasce un colossale equivoco che porterà, nella confusione generale scaturitane, alla fuga di Gennaro in una camera dove sta bollendo una grande pentola che servirà agli attori per cucinare per il loro pranzo. Gennaro inciampa nella pentola e una cascata di acqua bollente gli si riversa su i piedi.

Fortunatamente incontrerà un dottore, il conte Talentano che, mosso a compassione dell’ustionato, ululante e invocante «Sant’Antuono, protettore del fuoco! Aiutatemi!», lo porterà nella sua casa per curarlo. Nel frattempo don Alberto, venuto a sapere l’indirizzo di Bice, si è recato alla sua casa per chiedere la sua mano: ma qui scopre che Bice è sposata ed è la moglie di Talentano.

Alberto, vistosi scoperto dal conte, si finge pazzo per ingannarlo e la recita, anche per il contributo di Gennaro che chiamato a testimoniare la sanità del giovane imbroglia invece di più la situazione, riesce a tal punto che viene fatto incarcerare.

Talentano, nel frattempo, indovinata la finta pazzia di Alberto lo mette alle strette: o si farà ricoverare in manicomio come pazzo, salvando così l’onore di marito tradito oppure lo stesso conte gli sparerà per lavare la macchia al suo blasone. Sarà lo stesso Talentano, invece, costretto a fingersi pazzo per evitare le ire di Bice che ha scoperto una sua relazione con una donna sposata.

Con la sapiente regia di Armando Pugliese e coadiuvato da un’eccellente compagnia di caratteristi napoletani, Paolantoni ricostruisce appieno tutto l’umorismo di questa farsa eduardiana, lasciandola priva solo di quell’emozionante recitazione visiva, che il Maestro donava al suo pubblico.

Francesco Paolantoni

in

UOMO e GALANTUOMO

di Eduardo De Filippo

con Nando Paone

regia Armando Pugliese

Con: Ciro Capano, Fulvia Carotenuto, Patrizia Spinosi, Susy Del Giudice, Giuseppe Mastrocinque, Federica Aiello, Sergio Celoro, Antonio Fiorillo e Tonino Taiuti.

SALA UMBERTO

Dal 26 gennaio al 14 febbraio 2010