Rispetto delle regole da parte di tutti, favorire il dialogo e l’integrazione, no alla creazione di quartieri etnici. Su questi punti, come ha sintetizzato il sindaco di Roma Walter Veltroni, hanno concordato i rappresentanti della comunita’ cinese romana nell’incontro avuto oggi pomeriggio con il sindaco in Campidoglio, chiesto dalla comunita’ asiatica, all’indomani degli incidenti di Milano.
La Comunita’ cinese, guidata dalla rappresentante della Comunita’ di Shangai Hui Jin e dal presidente della Consulta degli immigrati Pan YongChang, hanno esposto una serie di problemi, legati soprattutto ai controlli sui negozi cinesi del quartiere Esquilino, il piu’ multietnico della capitale. Veltroni ha rassicurato la comunita’ dicendo che, per quanto riguarda i controlli, ”non ci puo’ essere alcun atteggiamento discriminatorio” e sugli orari e le modalita’ sono ”quelle di istituto e valgono per tutti”. Durante l’incontro anche l’amministrazione comunale ha espresso le sue esigenze su cui la comunita’ cinese, ha spiegato il sindaco, ha mostrato grande apertura, tanto che si sta gia’ lavorando a definire, entro breve, un protocollo di intesa: attenzione a che le merci cinesi non vadano ad alimentare il circuito dell’ambulantato abusivo; le insegne dei negozi devono essere in italiano e semmai con sotto l’indicazione in cinese; l’impegno dell’ amministrazione comunale a fornire le leggi, le norme e le delibere che interessano la comunita’ in italiano per venire incontro ad alcuni problemi avuti dai commercianti cinesi.
”Ho avuto l’impressione di una comunita’ cinese che vuole aprirsi. Il nostro obiettivo e’ sviluppare le relazioni con loro. Quello che succede fuori da Roma non ci riguarda” ha risposto il primo cittadino poi a diversi giornalisti cinesi presenti, dall’Agenzia Nuova Cina al Quotidiano del Popolo, solo per citarne alcuni, che gli chiedevano un giudizio sugli incidenti di Milano. La Comunita’ cinese, attraverso il presidente della Consulta degli immigrati Pan, ha segnalato durante l’incontro il disagio per l’aumento, specie negli ultimi giorni, dei controlli da parte delle forze dell’ordine nei negozi di piazza Vittorio e dell’Esquilino. ”Molti commercianti – ha detto – non capiscono bene la lingua e quindi la legge italiana. Non riescono quindi a capire le ragioni della triplicazione dei controlli”. Per questo, prima che surante il confronto si concordasse di fornire la normativa in italiano alla comunita’ cinese e di chiarire che non c’era alcun intento discriminatorio, Pan ha avanzato la richiesta di ”fermare tutti i controlli per evitare un inutile scontro” e ”riaprire i negozi chiusi” per evitare ”perdite ai commercianti”. All’incontro, per l’amministrazione comunale, erano presenti anche la delegata alla multietnicita’ Franca Eckert Coen, il presidente del I municipio Giuseppe Lobefaro e l’assessore comunale alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi’. Proprio a quest’ultimo, il sindaco ha dato l’incarico di fare da interfaccia con la comunita’ cinese e di definire con loro il protocollo di intesa.