RADICALI ROMA

Ztl, i veicoli elettrici equiparati a prime auto

Le auto elettriche potrebbero essere equiparate, ai fini dell ’accesso alla Ztl, alle “prime”auto dei residenti. Accadrà se il Comune farà proprio l’ordine del giorno che il Consiglio del I Municipio ha approvato, l’altro ieri mattina, all’unanimità Tutti i consiglieri si sono infatti trovati d’accordo con la proposta della verde Francesca Santolini: ridurre la tassa annuale per le auto elettriche dalle attuali 550 euro a 55 euro, come per le “prime auto” dei residenti (la seconda auto paga 300 euro, la terza – come quelle dei non residenti autorizzati – 550 euro l’anno). L’unanimità del Consiglio è però svanita di colpo di fronte al secondo ordine del giorno della mattinata, sempre riguardo alla Ztl, presentato da Mario Staderini, capogruppo della Rosa nel Pugno. L’Odg in questione proponeva, sostanzialmente, di modificare il trattamento riservato alle auto di proprietà Vaticano che attualmente pagano “solo” 55 euro l’anno. «Le auto del Vaticano pagano come quelle i residenti e degli artigiani delMunicipio -spiega Staderini – Questo privilegio è stato recentemente accordato dal Comune che lo ha giustificato con il fatto che le loro auto erano poche. Eppure lo scorso anno al Vaticano sono stati dati 180 permessi e quest’anno, a marzo, siamo già a 120. Il costo ridotto dei loro permessi ha già provocato un mancato introito alle casse comunali di 60.000 euro. È giusto invece che il Vaticano paghi 550 euro, come le ambasciate, o come le auto appartenenti ad altri culti religiosi». Una proposta che potrebbe sembrare ragionevole, non fosse per il fatto che va a toccare gli interessi del Vaticano e, indirettamente, la questione delicata della laicità delle istituzioni. Un argomento tanto delicato che la reazione dei vari consiglieri è stata immediata e decisa; oltre al “no”dell’opposizione è arrivato anche quello della Margherita e del capogruppo dei Ds, Fabio Nicolucci.

ILARIA C. BARTOLI